Veneto Banca, palazzo al Comune: c’è l’ok di don Torta

MONTEBELLUNA. Via libera anche dal coordinamento “don Torta” al progetto del Comune di avere dalla liquidazione il palazzo di piazza Dall’Armi che ospitava Veneto Banca. Era quello che attendeva il...
MONTEBELLUNA. Via libera anche dal coordinamento “don Torta” al progetto del Comune di avere dalla liquidazione il palazzo di piazza Dall’Armi che ospitava Veneto Banca. Era quello che attendeva il sindaco Marzio Favero per portare in consiglio comunale una richiesta da approvare all’unanimità e poi inviare al sottosegretario Pier Paolo Baretta e all’organismo di liquidazione del patrimonio della ex Veneto Banca. «Era mia massima preoccupazione, come ho spiegato in commissione prima e in consiglio comunale poi, che l’ipotesi di acquisizione dell’immobile non fosse osteggiata dalle associazioni che rappresentano quei soci che vivono ancora in carne viva le ferite profonde per la crisi, prima, e la messa in liquidazione poi di Veneto Banca. Parliamoci chiaramente - spiega il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero - i soci risparmiatori con la loro cultura del sacrificio hanno consentito nel corso di decenni non solo la crescita della banca, ma anche del sistema di imprese che ha fatto la ricchezza di questo territorio. Al loro dramma né il governo né il parlamento hanno dato risposta. In alcun modo un eventuale passaggio al Comune dell’immobile potrebbe essere considerato un indennizzo - dice ancora Favero - Piuttosto, come il coordinamento “don Torta” ha spiegato con chiarezza, l’obiettivo è che un immobile che i soci sentono come casa loro, invece di andare allo Stato, venga almeno conservato alla comunità di cui fanno parte. Ringrazio per questa presa di posizione molto razionale e al contempo tutt’altro che facile, assunta all’insegna del vecchio principio giuridico che fra i due mali è sempre preferibile scegliere il minore e che se l’immobile non può servire per ristorare i soci, almeno non venga utilizzato per ricompensare lo Stato».
(e.f.)


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