Venerandi al contrattacco «Denuncio i testimoni»

LA CAUSA

«Non posso accettare questa ricostruzione dei fatti, la rabbia è talea che ho deciso di passare al contrattacco»

Renzo Venerandi, titolare della Casa di Caccia di Monastier, non accetta proprio la sentenza con cui il giudice ha condannato la società che gestisce il notissimo locale (Gicar) a risarcire con 40 mila euro una signora di Mestre, di 64 anni, assistita dalla società 3A, che cadendo sul pavimento aveva riportato la frattura di un braccio.

Il giudice del tribunale di Treviso ha riconosciuto colpevole il locale, per aver reso scivoloso il pavimento, a causa di un drink rovesciato al suolo. E pochi giorni dopo la sentenza, intraprende anch’egli le vie legali: «Denuncerò per falsa testimonianza coloro i quali hanno deposto a favore della signora nel processo, non posso accettare che venga alterata la realtà», sbotta, «Porterò testimonianze di clienti che c’erano quella sera e hanno visto cos’è accaduto veramente, perché la ricostruzione emersa infine non corrisponde a quanto avvenuto davvero. E sono convinti di poterlo dimostrare in maniera netta e inequivocabile». L’imprenditore è assistito dall’avvocato Antonio D’Alesio. «Sono certo di poter far emergere la verità, questo mio passo è fondamentale: ci saranno sviluppi». —

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