Venduto all’asta l’ex Carletto: riaprirà l’hotel chiuso da 7 anni

Treviso, ad acquistarlo per 600 mila euro l’imprenditore Ferreri. «Porterò centinaia di giovani da Stati Uniti e Canada»
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO . DEGRADO HOTEL CARLETTO
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO . DEGRADO HOTEL CARLETTO

TREVISO. Dopo sette anni di abbandono e tentativi di vendita andati deserti, l’ex hotel Carletto a Selvana si prepara a tornare in attività. L’immobile, dismesso dal 2012, è stato acquistato all’asta dall’imprenditore del settore turistico alberghiero Guido Ferreri, già titolare dell’albergo Città di Conegliano e di un’altra struttura turistica ad Arbatax. Imprenditore molto attivo, Ferreri ha già piano chiarissimi per l’edificio di via Bibano che verrà completamente ristrutturato nel 2020 e dedicato a intercettare un imponente flusso di turisti stranieri tramite tour operator, soprattutto giovani.

La vendita

Il palazzo era stato messo all’asta nel 2013 per il valore di 1,3 milioni di euro. Ma l’esperimento era andato a vuoto, nessun compratore come negli altri tentativi, tanto da far calare il prezzo al “saldo” di 600 mila euro. L’ultima chiamata due giorni fa a seguito della proposta d’acquisto avanzata nelle scorse settimane al curatore fallimentare Bruno Mesirca proprio da Ferreri. Sua l’unica offerta arrivata in sede di asta, di qui l’assegnazione ancora “in via provvisoria” (ci sono due settimane per accogliere eventuali altre offerte al rialzo) ma destinata quindi a segnare già il futuro dell’immobile.

La rinascita

«È un albergo storico per la città di Treviso, e tale resterà» dice ora Ferreri che annuncia il piano di rilancio: «Inizieremo subito, non appena avremo la proprietà, con i lavori di ripristino del giardino contro il degrado, e poi dall’inizio del 2020 con il cantiere effettivo per il restauro che prevede di rimettere a nuovo tutto l’edificio e tutte le oltre ottanta stanze, più i servizi. Durerà un anno» spiega, «Contiamo di inaugurarlo all’inizio del 2021». Ma non è finita, perché la proprietà già studia il possibile ampliamento che porterà la struttura a 120 stanze. «C’è la cubatura disponibile» spiega Ferreri, «ma vogliamo fare le cose con cura e attenzione, prima si riavvia, poi si penserà ad allargarlo. I progettisti comunque sono già all’opera». Obiettivo? «Treviso è una città bellissima e strategicamente chiave per il turismo. Collaboro con tour operator internazionali molto importanti con cui abbiamo intenzione di veicolare l’arrivo di tantissimi turisti stranieri in tour per l’Italia, soprattutto giovani provenienti da college e campus di Stati Uniti e Canada. Parlo di centinaia di giovani a Treviso, che potranno scoprire la città e chiaramente visitare Venezia che è un volano inesauribile per tutto il vostro territorio». A corroborare la sua posizione i dati dell’albergo di Conegliano: «Dal 2016 ad oggi abbiamo raddoppiato il fatturato grazie alla gestione attenta del turismo».

L’occasione per Selvana

Il rilancio dell’albergo potrà essere un traino anche per tutto il quartiere di Selvana che potrebbe arricchirsi di nuovi e inattesi “residenti” e potenziali fruitori di un quartiere da tempo in attesa di nuova vitalità. Potrebbero approfittarne imprenditori di vari settori, sfruttando spazi commerciali sfitti da tempo, e ovviamente la città intera che pure nella zona ha piani di rilancio a destinazione sportiva per l’area della ex caserma Salsa, collegata a Selvana da una ciclabile.

Il nodo fogne

Elemento chiave per il quartiere, e il futuro Carletto potrebbero essere le fogne, oggi inesistenti. L’hotel fa capo a vasche interrate, ragion per cui nel tempo gli stessi residenti protestarono. —

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso