Vallorch sotto la neve, paesaggio incantato. Si arriva con i ramponi, disagi per i Cimbri

Coltre di 90 centimetri, Veneto Agricoltura: «Asfalteremo quella strada». Ghiacciato anche il collegamento col Pizzoc  

LA STORIA

Arriva la zona gialla e le piste per lo sci da fondo, che oggi si fermano a 10 km, raddoppieranno fino a 20, forse 25. Perfino ieri, nonostante la leggera pioggia, ci sono stati appassionati che si sono cimentati con il tracciato predisposto da Franco Della Libera. Attenzione, però, sull’altopiano ci sono ancora strade ghiacciate, quelle interne, ad esempio la bellissima forestale che sale al Villaggio Vallorch, in Comune di Fregona. Se sulla Piana la neve resiste a mezzo metro, verso l’antico sito abitato dalla popolazione cimbra la coltre bianca arriva a 90 centimetri.

LA STRADA GHIACCIATA

La strada, che parte dal piazzale a lato della capanna Genziana, è percorribile, seppur con qualche difficoltà, fino al rifugio Vallorch, gestito dall’associazionismo, mentre da lì in avanti la neve è ancora alta e lo strato di ghiaccio permette di procedere solo con i ramponi. Il villaggio è costituito da case caratteristiche, in legno, sul modello di quelle cimbre. C’è anche un ristorante tipico, ma con l’introduzione in Veneto della zona arancione tutto è chiuso, sia le abitazioni private che di solito si animano nei fine settimana, sia, appunto, la ristorazione. L’agenzia “Veneto Agricoltura” ha assicurato che dopo il disgelo la strada sarà rimessa in sicurezza e asfaltata.

IL FASCINO DEL VILLAGGIO

Si tratta, fra l’altro, di uno dei percorsi più frequentati a piedi, anche dai genitori con le carrozzine o chi accompagna gli anziani. Il villaggio ha un fascino del tutto particolare. Un cartello dà il benvenuto in lingua cimbra; a pochi metri sorge una cappellina tutta un legno. Poi le case, in queste settimane sommerse dalla neve. E dove, però, sopravvive una vasta colonia di gatti. È invece accessibile il piazzale del rifugio Vallorch, che “Veneto Agricoltura” ha affidato ad un'associazione che si occupa di educazione ambientale e gestisce le visite naturalistiche alla foresta. Il rifugio dispone di ristoro e di alloggio, oltre che di una sala congressi. Tre anni fa aveva subito un incendio, probabilmente doloso, dall'esterno.

DI NOTTE A -16 GRADI

Le temperature durante la notte si abbassano anche a 16 gradi sotto lo zero, ma di giorno va meglio. «La neve è ghiacciata, anche sull’altopiano, per cui le piste da fondo sono perfette, come non lo erano da anni – informa De Luca, che gestisce l’impianto - considerata la domanda che già in zona arancione era discreta, la prossima notte mi rimetterò al lavoro per preparare anche i 15 chilometri di fondo che è possibile ricavare nel campo del golf, dal San Marco fino a Malga Filippon e al Giardino Botanico». Non solo, per lo slittino sono già in uso le piste di Col Dar e di San Marco. Ieri non sono mancate le escursioni anche sul monte Pizzoc. Anche in questo caso si sale solo a piedi. La strada è impraticabile per la neve ed il ghiaccio. —


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