Va dal medico: stroncato da un infarto

di Davide Nordio
RIESE
Era preoccupato per un gonfiore al polpaccio e aveva deciso di farsi visitare. Ma non ha fatto in tempo: si è accasciato sulle scale che conducono allo studio medico, spirando all’istante e lasciando sgomenta la moglie che lo accompagnava. È successo ieri a villa Carraro, sede del distretto sanitario di Riese e degli studi dei medici di base. La vittima è Giovanni De Marco, settantasette anni, residente in via Cendrole a Spineda, stroncato da un arresto cardiocircolatorio che in pochi istanti l’ha lasciato senza vita. Ieri mattina si era lamentato per un disturbo al polpaccio, che risultava duro e gonfio. I parenti hanno chiesto che potesse essere visitato da un medico. Purtroppo De Marco non ha fatto in tempo. Appena entrato a villa Carraro è caduto a terra, senza dare segni di ripresa. Subito sono scattati i soccorsi, chiamati dagli agenti della polizia locale che hanno qui la loro sede. La prima ad arrivare è stata la dottoressa Margherita Sartor, la stessa con cui aveva concordato la visita, che ha tentato immediatamente di rianimare l’anziano, mentre nel frattempo era stato avvisato il Suem. Ma quando è arrivata l’ambulanza non è rimasto altro che constatare il decesso. La vicenda è avvenuta sotto gli occhi sbigottiti di molte persone: oltre al distretto sanitario, agli studi medici e alla polizia locale, villa Carraro è anche sede di alcune associazioni di volontariato e del centro diurno per anziani. Giovanni De Marco non soffriva di particolari patologie, a parte un po’ di ipertensione. Nulla che facesse temere rischi di vita, come confermano i familiari: «È sempre stato sereno e tranquillo, anche ieri (venerdì per chi legge, ndr), quando abbiamo cenato insieme». Anche il malessere di cui si era lamentato ieri mattina non sembrava averlo preoccupato particolarmente, pur decidendo, per ogni precauzione, di ricorrere a una visita medica. Essendo assente il suo medico di base, i familiari si sono rivolti alla dottoressa Sartor, che li ha invitati a raggiungerla quanto prima, sospettando una trombosi visto il disturbo al polpaccio. De Marco si è recato a villa Carraro in auto accompagnato dalla moglie, ma fatti un paio di scalini per raggiungere lo studio è crollato a terra senza riprendersi più. Lascia la moglie Lucia Peruzzo e tre figli Nicoletta, Milva, e Mauro. Un altro figlio è purtroppo deceduto una decina di anni fa in un incidente in moto. Pensionato da circa dieci anni, De Marco aveva lavorato come operaio in un’azienda di Spineda, la Gbm , occupandosi anche di trasporti.
In gioventù era stato anche emigrante e aveva trascorso qualche tempo in Australia, come tanti suoi compaesani. Un’esperienza a cui teneva molto, visto che in paese molti ricordano il suo impegno nell’associazione Trevisani nel Mondo, che riunisce emigrati ed ex emigrati. Essendo chiaro il motivo del decesso, è stato già dato il via libera ai funerali che si terranno martedì alle 10.30 nella chiesa di Spineda.
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