Usl 2 Treviso, il portale apre ai sessantenni: in 4 ore 7 mila prenotati e il sito va in tilt

No al vaccino da parte di oltre 4 mila ottantenni. Via al drive-in alla Dogana
Vaccini drive-in in Dogana (Foto Film)
Vaccini drive-in in Dogana (Foto Film)

TREVISO. Al via le prenotazioni per la vaccinazione anti-Covid degli oltre centomila trevigiani tra i 60 e i 69 anni. Ieri l’annuncio della Regione ha portato l’azienda sanitaria ad attivarsi subito. Non appena sul portale online sono comparse le nuove classi d’età (i nati dal 1952 al 1961), la piattaforma è stata presa d’assalto e ha iniziato a funzionare a singhiozzo. «Dalle 14 alle 18 ci sono state oltre 7.000 prenotazioni di 60-69enni registrate sul sito» conferma la direzione dell’Ulss di Marca «un numero elevatissimo che in due momenti ha comportato, per alcuni minuti, problemi di connessione al sito, subito rientrati». Tra le novità di ieri: l’apertura del Vax Point alla Dogana di Treviso, una timida partenza con qualche slot libero in corso di giornata, ma la struttura è rodata, con due linee per la somministrazione dei vaccini e altrettante per lo screening con tampone.

IL PUNTO Nel frattempo, l’azienda sanitaria ha fornito il quadro completo della profilassi degli over 80. Circa 60.000 convocati con un’adesione pari all’88,5%, un dato che ha messo in sicurezza le Rsa e la popolazione sul territorio. «Abbiamo avuto 4.062 ultraottantenni che hanno rifiutato la vaccinazione certificando la loro rinuncia» fa sapere il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, riportando il numero di moduli di diniego per questa fascia di popolazione raccolti dai sindaci del Trevigiano. Pesano i timori per AstraZeneca, la paura degli effetti collaterali, in alcuni casi la decisione di non fare la puntura per via della scarsa vita sociale. «Continueremo a tenere degli slot vaccinali aperti per i ritardatari e per chi cambia idea, sia over 80 sia over 70» prosegue il dg Benazzi, sottolineando però che i moduli di diniego non verranno consegnati ai cittadini under 80.

IMMUNITA' DI GREGGE Nel complesso l’azienda sanitaria si dice soddisfatta della copertura fin qui raggiunta per la popolazione più anziana e maggiormente esposta al rischio di complicanze da Covid. «Abbiamo livelli altissimi di adesione, per quanto riguarda i vaccinati tra gli over 80 abbiamo abbondantemente superato l’immunità di gregge (pari al 65%), buona anche la risposta della fascia tra i 70 e i 79 anni». Su 88.423 cittadini (tra i 70 e i 79 anni) il 73% (pari a 64.548 utenti) ha già ricevuto la prima dose, contando anche i 6.425 trevigiani che hanno contratto il coronavirus e saranno immunizzati con il farmaco tra qualche mese si arriva all’80,26% di protetti contro il virus. Un risultato decisamente superiore e non paragonabile alla profilassi antinfluenzale o a quella pediatrica, reso possibile grazie al battage delle autorità sanitarie e al desiderio diffuso di uscire al più presto dall’emergenza pandemica. Oltre all’apertura agli over 60, l’Ulss annuncia che dopo il 10 maggio verrà fissata una seduta per i familiari delle persone con disabilità. Riguardo al timore per le reazioni avverse al vaccino, il dottor Erminio Bonsembiante alla guida dell’Igiene e sanità pubblica rassicura: «Abbiamo avuto pochissime reazioni, si contano sulle dita di una mano e si sono tutte risolte senza problemi».—

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