Unioni civili, #svegliatitalia anche a Pavia

In 400 alla manifestazione in sostegno del ddl Cirinnà, il disegno di legge sulle unioni civili. «Non bisogna essere gay per lottare per l'uguaglianza»
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PAVIA. Nella giornata della mobilitazione nazionale per le unioni civili Pavia si è svegliata con lo strisione al Castello appeso dai militanti di Forza Nuova, il partito di destra che al grido di Dio, Patria e famiglia rivendica "Ll'unica famiglia è quella tradizionale", accompagnata dall'hashtag #noddlcirinnà e da un comunicato in cui si ribadisce che l'Italia ha bisogno di figli «altrimenti il popolo italiano è destinato a scomparire» e «di lavoro e di sicurezza, in un periodo storico in cui, per la stragrande maggioranza della popolazione mettere al mondo un figlio sembra essere diventata, dal punto di vista economico, una scommessa azzardata». Matrimoni tra persone dello stesso sesso e possibilità di adozione vengono bollati come abomini e assurdità.

Lo striscione messo da Forza Nuova di notte al Castello
Lo striscione messo da Forza Nuova di notte al Castello

Non se ne curano i manifestanti, che hanno riempito la piazza della Vittoria con sveglie in mano e colori accesi per chiedere stessi siritti, stessi doveri e la possibilità di sposarsi per tutti, etero e gay, allo stesso modo, come quasi tutti gli altri Paesi europei.

A Pavia le sveglie suonano alle 16.30 nel flash mob organizzato dalle associazioni aderenti alla manifestazione. «Manifesteremo per il matrimonio egualitario e la piena parità di diritti per le persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e intersessuali di questo Paese. Manifesteremo perché l’attuale testo sulle unioni civili in discussione al senato venga approvato così come proposto. Questa legge sulle unioni civili, che parte già come mediazione al ribasso, è il risultato minino che vogliamo portare a casa e ogni ulteriore modifica al ribasso non solo non ci interessa, ma sarà da noi aspramente combattuta».

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«L’Italia è uno dei pochi paesi europei che non prevede nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso - dichiara Niccolò Angelini Presidente di Arcigay Pavia "Coming-aut" -. Le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali non godono delle stesse opportunità degli altri cittadini italiani pur pagando le tasse come tutti. Una discriminazione insopportabile, priva di giustificazioni. La reciproca assistenza in caso di malattia, la possibilità di decidere per il partner in caso di ricovero o di intervento sanitario urgente, il diritto di ereditare i beni del partner, la possibilità di subentrare nei contratti, la reversibilità della pensione, la condivisione degli obblighi e dei diritti del nucleo familiare, il pieno riconoscimento dei diritti per i bambini figli di due mamme o di due papà, sono solo alcuni dei diritti attualmente negati. Questioni semplici e pratiche che incidono sulla vita di milioni di persone».

Aderiscono alla mobilitazione: Rega (Rete dei giovani amministratori di centrosinistra), Rete degli Studenti Medi Pavia, Coordinamento per il Diritto allo Studio - Udu Pavia, Giovani Democratici Pavia, Giovani Democratici Lombardia, Amnesty International Pavia, Movimento 5 Stelle Pavia, Green Italia comitato di Pavia, Pavia Possibile, Progetto Con-Tatto, Uildm Pavia, Coordinamento Pavese per i problemi dell'handicap, Comitato Pavia Asti Senegal Onlus, Antigone Pavia, Chiesa Pastafariana Italiana, I Sentinelli di Pavia, Sel federazione Provinciale, Sinistra Classe Rivoluzione, I Sentinelli di Monza e Brianza, Arci Pavia, Anpi Pavia Circolo Onorina Pesce Brambilla.

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