Un supermercato Lidl all’ex Mille Lire di Preganziol: arriva lo stop tecnico al piano

Il Terraglio da boulevard delle ville a strada dei supermarket. Dopo Mogliano il gruppo tedesco punta anche su Preganziol

PREGANZIOL. Supermarket alla conquista del Terraglio: l’assedio del marchio Lidl alla statale Napoleonica si ferma a Preganziol. È da rifare, secondo l’amministrazione guidata da Paolo Galeano, la proposta edilizia e urbanistica depositata a fine 2020, il 30 dicembre scorso, per la creazione di un nuovo punto vendita della catena tedesca al posto dell’ex Mille Lire.

La riqualificazione dell’area alle porte del centro è un tema centrale nel governo del territorio ormai da più di dieci anni: prima di ospitare il noto locale lap dance, lo stabile, sotto le insegne della discoteca “Glamour”, era stato tra gli anni ’80 e ’90, una vera mecca del divertimento notturno per i giovani del territorio.

I tempi son cambiati e gli ultimi residuali fronti di investimento sono ormai appannaggio esclusivo del settore della grande distribuzione organizzata o della logistica. In questo caso l’area ex Mille Lire stimola gli appetiti del gruppo Lidl, che è già presente in via Schiavonia, e che cerca probabilmente anche a Preganziol, come a Mogliano, un posizionamento più strategico lungo l’asse del Terraglio.

Che al posto della storica discoteca, poi riconvertita in night-club, si puntasse a realizzare un supermercato lo si sapeva già dall’estate del 2019. I proprietari dell’immobile, la società Creazioni Sara srl, della signora Gianna Stocco, spesso rappresentata dal figlio Levi Gaggiato, avevano già presentato alcune osservazioni al Piano degli Interventi del comune di Preganziol per allentare alcuni vincoli.

Oggi sono proprio le stringenti prescrizioni tecniche stabilite dall’amministrazione Galeano a giustificare il rigetto del piano proposto dai privati. La delibera di giunta, approvata la settimana scorsa, accoglie le osservazioni di natura tecnica rispetto all’assenza, nel progetto, di un’adeguata articolazione planivolumetrica e di spazi aperti di uso collettivo.

Da una parte dunque l’aspirazione degli amministratori pubblici di garantire un intervento di qualità, una rigenerazione urbana in continuità con il contesto del parco delle piscine Stilelibero, di piazza Gabbin e del Municipio, dall’altra quelle dei privati che puntano ad insediare il classico “scatolone” funzionale all’organizzazione distributiva.

La mediazione tra queste due istanze (cui si aggiunge quella immobiliare finalizzata a valorizzare l’area) è arrivata, dopo mesi di interlocuzione, a un parziale punto di sintesi. Il progetto infatti, nell’uniformarsi ad esempio ai materiali degli edifici vicini, adotta come materiale di pregio l’uso dell’acciaio Corten, lo stesso della vicina filiale Volksbank. Ma non basta. Secondo l’amministrazione il progetto rimane carente su diversi fronti. —



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