Un anno allo stalker della «magia nera»

CONEGLIANO. Lo stalker della magia nera viene condannato a un anno e a risarcire di 13 mila euro la donna che aveva perseguitato. Inoltre per lui si profila una nuova indagine con le ipotesi di reato...

CONEGLIANO. Lo stalker della magia nera viene condannato a un anno e a risarcire di 13 mila euro la donna che aveva perseguitato. Inoltre per lui si profila una nuova indagine con le ipotesi di reato che potrebbe andare da esercizio arbitrario delle proprie ragioni a una più grave accusa di tentata estorsione. Ablaye Fall, 38enne senegalese, aveva avuto una relazione sentimentale con una coneglianese sua coetanea. La donna aveva interrotto il rapporto, ma l'uomo non aveva accettato la sua scelta. Così iniziò per alcuni mesi a infastidire la sua ex, insultandola, seguendola sul posto di lavoro e a casa del nuovo fidanzato, arrivando un giorno a sputarle addosso. «Una volta mi ha mostrato degli amuleti e detto che se non tornavo insieme a lui faceva la magia nera a me e alla mia famiglia e finivamo in mezzo ad una strada» ha testimoniato la donna. Oltre che per stalking il senegalese era sotto processo per danneggiamenti in quanto in quel periodo, nel 2009, la coneglianese ritrovò i vetri rotti della sua auto che fu cosparsa di vernice. Lei rimase impaurita e per alcuni giorni si trasferì a casa di un'amica per non essere rintracciata dallo stalker. Ieri è arrivata l'esemplare condanna del giudice Piera De Stefani. Ablaye Fall è stato ritenuto responsabile di entrambi i reati (il pmo invece aveva chiesto l'assoluzione per il danneggiamento per insufficienza di prove). La sentenza è stata di 1 anno e 10 giorni di reclusione, con la sospensione condizionale. Inoltre dovrà risarcire la parte offesa, che si costituita in giudizio con l'avvocato Stefano Trubian, di 12 mila euro di danni morali e 800 per quelli materiali. Dovrà saldare anche 3.500 euro di spese di parte civile. Il giudice ha quindi inviato gli atti del procedimento alla procura per valutare eventuali reati di esercizio arbitrario delle proprie ragioni o tentativi di estorsione, in quanto dal dibattimento sono emerse richieste di denaro fatte dall'uomo per un presunto debito.

Diego Bortolotto

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