Tutti i medici a San Cipriano «Disagi per i pazienti roncadesi»

I sette professionisti condotti convergeranno in un unico grande ambulatorio situato nella frazione Scontenti i residenti e anche il Comune: «Vanno conservate le sedi in tutte le località del paese»
Di Rubina Bon

RONCADE. Rivoluzione nella medicina di base a Roncade: i sette medici condotti che oggi visitano nel capoluogo e nelle frazioni convergeranno in un unico grande ambulatorio che diventerà il quartier generale della medicina di gruppo, detta anche Utap. La sede scelta è a San Cipriano, vicino alla farmacia del dottor Zerbini. Una rivoluzione imposta dalla Regione che dovrà scattare entro il primo gennaio del prossimo anno, anche se i professionisti che operano a Roncade contano di trasferirsi già in autunno. Ma la novità già sta facendo scoppiare i primi malumori tra la gente ancora poco abituata a questo tipo di aggregazioni funzionali. I disagi maggiori sono soprattutto per gli anziani: a Roncade non c’è una linea di trasporto pubblico che colleghi le frazioni, con il risultato che per raggiungere l’ambulatorio di San Cipriano servirà muoversi con mezzi propri, percorrendo anche diversi chilometri. A pagare il prezzo maggiore, in termini quantomeno di distanza, saranno i residenti di Biancade, la frazione più popolosa del Comune, oltre che di Ca’ Tron e Musestre. Sono stati i medici di base che lavorano a Roncade, in base alla normativa regionale, a cercare una sede per la medicina di gruppo, individuando quella vicino alla farmacia di San Cipriano come la più adatta, pur nella consapevolezza dei disagi che verranno a crearsi. Roncade, con i suoi quasi 62 chilometri quadrati di territorio, è un Comune molto esteso, oltre che tagliato in due dalla trafficatissima Treviso-Mare.

«La Regione doveva tenere conto della vastità di certi territori, i medici di base di Roncade sono già connessi tra loro attraverso la medicina di rete», spiega Giovanni Mazzon, medico condotto oltre che assessore al Sociale. Alla fine di febbraio, l’amministrazione ha scritto al direttore generale dell’Usl 9 e, per conoscenza, al responsabile del settore Convenzioni dell’azienda sanitaria e al capo distretto 3. «I disagi sono provocati dalla Regione, chiediamo che resti sul territorio un servizio adeguato», chiarisce il sindaco Simonetta Rubinato. «Cercheremo comunque di mantenere alcuni ambulatori periferici», chiarisce Mazzon. L’obiettivo è dunque quello di non privare totalmente le frazioni, specie le più distanti da San Cipriano, dei medici di base che potrebbero spostarsi per alcune ore alla settimana proprio negli ambulatori periferici. Nel frattempo si sta lavorando per creare un secondo polo di medicina di gruppo in centro a Roncade. Intanto dunque si parte con San Cipriano, dove convergeranno tutti i sette medici. Grazie all’ambulatorio unico, per le urgenze i pazienti potranno trovare un medico a disposizione dalle 8 alle 19. In futuro il servizio verrà integrato anche con servizi infermieristici.

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