Tumori al seno, scontro Ulss 2-Amiche per la pelle. Il dg Benazzi attacca: «Liste d’attesa inesistenti»
Nel 2023 sono state eseguite 10.781 fra ecografie e mammografie, con una copertura pari al 100%

«Liste d'attesa inesistenti per screening e interventi chirurgici legati al tumore al seno. Stracceremo la convenzione con "Amiche per la pelle", così si infanga il pubblico». Francesco Benazzi, direttore generale Ulss 2, è durissimo nei confronti di Manuela Tonon, presidente di "Amiche per la pelle", associazione che fa prevenzione contro il tumore al seno.
Il riferimento è alle dichiarazioni della stessa Tonon in una recente conferenza stampa in cui aveva parlato di «troppe liste d'attesa» per mammografie e screening. Ma l'attacco del manager Benazzi è anche al percorso senologico appena varato da due ex professionisti dell'Ulss 2, i chirurghi senologi Paolo Burelli e Nicola Balestrieri, al Centro di Medicina di Villorba (tenuto a battesimo anche da "Amiche per la pelle"):
«L'unica "Breast Unit" possibile è nel pubblico, una vera presa in carico per le malate di tumore al seno è solo da noi. Chi lo fa nel privato deve comunque rivolgersi al pubblico per le terapie e gli interventi chirurgici complessi», incalza Benazzi.
Entrando nel dettaglio, l'Ulss 2 ha contato nel 2023 10.781 fra ecografie e mammografie (su impegnativa): copertura al 100%. E, nel primo bimestre 2024, gli esami sono risultati 1.600, sempre entro i tempi.
Ma Tonon ha evidenziato anche il fatto che il percorso senologico attivato al Centro di Medicina permette di effettuare screening anche sotto i 50 anni d'età, con la possibilità del rimborso tramite welfare aziendale. Oggi nel pubblico lo screening è solo dai 50 ai 74 anni, a meno che non ci sia un'impegnativa del medico di base, fattori di rischio o familiarità.
«Dal 2025 le linee guida regionali abbasseranno l'età dello screening alla fascia dei 45-49 anni. L'incidenza del tumore nelle quarantenni, ad ogni modo, è bassa. E le linee guida europee sconsigliano pure lo screening nella fascia 40-44 anni. Negli ultimi 7 anni, su 4.900 casi discussi nella nostra Ulss solo quattro riguardavano under 30», precisa Claudia Weiss, responsabile radiologia senologica Ulss 2.
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