Truffa delle auto, consumatori in campo
CASTELLO DI GODEGO. Truffa “L'Autorevole”, anche il Movimento Difesa del Cittadino vuol vederci chiaro sui rapporti tra la banca padovana e la “sedicente” concessionaria di Castello di Godego che ha rivenduto le stesse auto a diversi clienti riuscendo a... realizzare un guadagno di oltre un milione di euro, salvo poi sparire nel nulla, macchine comprese. Oggi alle 18.30, nella sede dell'associazione di Silea si ritroverà un nutrito gruppo dei truffati, almeno una trentina: ma tanti altri hanno già manifestato l'interesse ad essere seguiti nella vicenda legale che scaturirà la settimana prossima con una denuncia collettiva: “Da quando il caso è emerso riceviamo continuamente richieste di essere assistiti – spiega il referente trevigiano Mdc Matteo Moschini – stasera saranno presenti quelli più vicini alla nostra sede, ma siamo stati contattatti da tutto il Nord Italia. E' nostra intenzione non solo capire le responsabilità delle tre persone denunciate per quanto accaduto, ma anche capire bene il ruolo della banca su cui si appoggiava L'Autorevole. Come giustamente ha osservato una dei truffati, l'arrivo di molteplici bonifici in cui era indicato chiaramente l'acquisto di un'auto con tanto di numero di telaio in tempi ristretti e la “fuga” di oltre un milione di euro dall'oggi al domani non è una cosa che dovrebbe passare inosservata da parte di un istituto bancario. Insomma qualche domanda dovrebbero pur aversela posta”. Il sistema adottato dalla "concessionaria" era semplice: attraverso inserzioni su siti specializzati, proponeva auto di alta gamma importate dalla Germania a prezzi molto convenienti. Ma la stessa auto veniva poi venduta a diversi clienti, prima con un anticipo e poi con un saldo "indispensabile" per chiudere le pratiche di immatricolazione in Italia. (d.n.)
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