Trovato morto a 23 anni sotto il ponte: dramma a Treviso
Un giovane dell’hinterland trevigiano si è tolto la vita nella notte tra venerdì e sabato. Il corpo ritrovato dall’ex sindaca Casellato
Lo hanno trovato sabato mattina appeso a una corda, sotto il ponte sul Piave a Salettuol, a pochi metri dalla zona dei monumenti della grande guerra.
Un ragazzo di 23 anni dell’hinterland ha scelto di togliersi la vita impiccandosi. Il giovane non ha lasciato alcun biglietto né altre spiegazioni circa i motivi del suo gesto. Il corpo è stato trovato tra le 11 e le 11.30 dall’ex sindaca di Maserada, Floriana Casellato, che insieme alla squadra elettorale con cui si presenterà alle prossime elezioni aveva scelto quel luogo come location per fare scatti per la campagna elettorale.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il giovane si sarebbe recato sul luogo della tragedia nella notte tra venerdì e sabato. Conosceva la zona. Era circa l’una e mezza di notte quando è arrivato a bordo della sua auto, una Golf nera. Ha parcheggiato la vettura poco distante e poi si è avvicinato a piedi.
Avrebbe fatto tutto da solo, senza la complicità di nessuno: il viaggio in macchina, la sosta, magari qualche minuto per rendersi conto di quello che stava per compiere e poi verso il ponte.
I carabinieri, ieri, hanno escluso la presenza di altre persone al momento della tragedia.
Ad allarmare l’ex sindaca Casellato, due giovani sulla trentina arrivati quasi contemporaneamente a bordo delle loro fat bike, le biciclette con le ruote più grosse che si utilizzano fuori strada.
«Ero insieme alla mia squadra, la lista con cui mi presento alle prossime elezioni per diventare sindaco del mio paese, avevamo scelto di fare le foto in alcuni dei luoghi simbolo del nostro territorio e ieri mattina avremmo dovuto fare gli scatti a Salettuol nella zona dei monumenti storici in ricordo della grande guerra. Eravamo felici ed entusiasti, vestiti eleganti per essere ancora più belli nelle foto».
Non appena ha realizzato quello che era successo, Casellato ha chiamato le forze dell’ordine e i soccorsi. Sul posto sono accorsi i carabinieri e i sanitari del Suem che hanno constatato il decesso del giovane.
Secondo le indagini dei carabinieri il gesto non sarebbe dovuto a problemi economici, ma sembrerebbe legato a una storia di tossicodipendenza del ragazzo.
La famiglia è sotto shock.
Il 23enne è figlio di un architetto e di una dipendente del Comune di San Polo e lascia un fratello di tre anni più giovane. L’ex sindaca di Maserada racconta di conoscere bene la famiglia: «Entrambi hanno collaborato con il Comune quando lo amministravo, è una buonissima famiglia, sono persone che stimo e mai avrei potuto immaginare che potesse capitare a loro una tragedia simile».
Poi si lascia andare ad una riflessione: «Ci sono troppi casi di fragilità giovanile, noi adulti non siamo attrezzati. Ma questi fatti devo servirci da stimolo per occuparci dei nostri giovani e prevenire gesti estremi come questo».
Per chi fosse in difficoltà, esistono centri di supporto: Telefono Amico Italia aiuta le persone che stanno vivendo una fase di crisi, è possibile chiamare tutti i giorni dalle 10 alle 24 al numero 02 2327 2327. Oppure si può contattare il Servizio Psicologico in Oltre della Regione Veneto al numero verde 800 33 43 43.
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