Troppe aperture domenicali Ascom contro la giunta Zaia

VITTORIO VENETO
Nuovi orari di apertura degli esercizi commerciali, l’Ascom attacca la giunta regionale: favorisce i grandi centri commerciali a discapito delle piccole attività dei centri storici. L’associazione si dice pronta a rendere noti nomi e cognomi dei politici che difendono gli interessi della grande distribuzione. «Vogliono farci chiudere – attacca il presidente dell’Ascom vittoriese, Michele Paludetti - È una legge fatta apposta per favorire i centri commerciali a danno dei piccoli e medi commercianti: si sa infatti che con le aperture domenicali la gente si riversa nei centri commerciali, lì destinando i sempre meno soldi a disposizione». La legge cui fa riferimento Paludetti è un recente provvedimento della giunta regionale guidata da Luca Zaia, un disegno di legge nel quale si propone l’aumento del numero delle giornate di apertura domenicale e festiva delle attività commerciali al dettaglio dalle attuali otto giornate a venti, cui si aggiungono le giornate di apertura domenicale e festiva del mese di dicembre, con la possibilità per i comuni a vocazione turistica e nelle città d’arte di derogare completamente. «Non possiamo accettare che queste decisioni, che possono avere conseguenze disastrose per una categoria intera di imprenditori, vengano calate dall’alto senza nessun coinvolgimento dei rappresentanti delle categorie stesse – ha continuato Paludetti - Se noi pensiamo di star dietro alla grande distribuzione, tenendo aperto la domenica o con orari continuati, faremo una brutta fine». Il problema, secondo il presidente dell’Ascom, è che la politica veneta non prende decisioni serie a favore dei piccoli commercianti ma favorisce la grande distribuzione: «Si evidenzia un grande controsenso: da un lato i politici dicono di voler spingere il turismo nella nostra regione e rivitalizzarne i centri storici; dall’altro si causa la chiusura degli esercizi commerciali che, è dimostrato, rappresentano la vita dei piccoli centri stessi».
Alberto Della Giustina
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso