Treviso, scivola nel Cagnan: muore “Mago” Busato

Trovato privo di vita l’ex anima dello storico «Malibù»: s’indaga a 360 gradi ma l’ipotesi è che si tratti di una disgrazia
FRIGO . AG.FOTOFILM . TREVISO . CADAVERE RECUPERATO SUL SILE IN PESCHERIA WALTER BUSATO
FRIGO . AG.FOTOFILM . TREVISO . CADAVERE RECUPERATO SUL SILE IN PESCHERIA WALTER BUSATO

TREVISO. Walter Busato, 68 anni, trevigiano, da tutti conosciuto come il “Mago”, ex gestore di locali ma soprattutto anima dello storico Malibù, è annegato dopo essere con ogni probabilità scivolato nelle acque ancora fredde del Cagnan. Il suo corpo è stato trovato, nel tardo pomeriggio di ieri, dal tecnico di una ditta di termoidraulica che stava facendo manutenzione al climatizzatore esterno del noto negozio “Bottaro Interiors” della Pescheria. Sul cadavere del “Mago”, molto noto in città anche per le sue stravaganze, il medico del 118 non ha trovato segni di violenza. L’ipotesi principale è che si tratti di una disgrazia: Busato, da poco tempo in pensione, potrebbe essere scivolato nel Cagnan mentre passeggiava oppure esservi finito dopo un malore.

tome agenzia fotofilm treviso dceduto in pescheria walter detto il mago
tome agenzia fotofilm treviso dceduto in pescheria walter detto il mago


L’allarme è stato lanciato al 118 da un dipendente di una ditta di termoidraulica che stava effettuando dei lavori di manutenzione nel retro di un negozio. Il corpo era incastrato in una volta sotto l’edificio che ospita i locali di “Bottaro Interiors”. «Personalmente - spiega Loreto Carappucci, dipendente della Susin Termoidraulica - non m’ero nemmeno accorto del corpo. È stato un signore, che si era affacciato ad una finestra, a chiedermi se quello in acqua era un mio collega. Inizialmente pesavo ad un manichino. Poi mi sono accorto che era un uomo». In pochi minuti, in Pescheria sono arrivati i sommozzatori dei vigili del fuoco, carabinieri, polizia e personale medico del 118. Le operazioni di recupero del corpo sono durate pochi minuti. Il riconoscimento è stato effettuato subito dal momento che addosso sono stati trovati i documenti della vittima.

Busato, classe 1951, era un volto noto del centro di Treviso. In passato aveva gestito il locale “W” di viale Fra’ Giocondo e successivamente il Malibù di via Armando Diaz. Negli ultimi tempi si vedeva spesso in centro ed era noto per alcune sue stravaganze. Nel periodo natalizio si vestiva da Babbo Natale oppure altre volte da clown. «Un personaggio - dice un pensionato che lo conosceva bene - che ultimamente viveva quasi come un clochard. Lo si vedeva spesso nella mensa dei poveri. In passato aveva vissuto nel quartiere di San Paolo». Qualche precedente con la giustizia di poco conto Walter Busato ce l’aveva. Nell’agosto del 2008, fu arrestato dalla polizia con l’accusa di aver dato fuoco ad una serie di cassonetti in città. Nel novembre del 2011 si concedette una delle sue tante stravaganze simulando la sua morte e appendendo la sua epigrafe ad ogni angolo della città con al posto del cognome la parola “miliardario”. Uno scherzo in stile “Amici Miei” che aveva fatto sorridere i trevigiani —


 

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