Treviso, sciopero degli autisti Mom: «Orari dei bus da rivedere»

TREVISO. Il martedì nero dei mezzi pubblici in città. Incrociano le braccia questa mattina un centinaio autisti dipendenti DI Mom, l’azienda del trasporto pubblico locale, per lo sciopero di quattro ore del settore autoferrotranvieri indetto nella mattinata dal sindacato generale di Base Sgb.
Lo stop, quando e dove
Lo stop agli autobus riguarda la fascia oraria compresa tra le 8.30 e le 12.20, nel rispetto delle ore di garanzia dovute per il servizio scolastico. L’interruzione del trasporto a detta del sindacato riguarderà la quasi totalità dei mezzi in servizio in città perché è qui che la sigla sindacale conta tra gli autisti della Mom - in tutto 630 dipendenti - la maggioranza degli iscritti. Ma la mobilitazione di protesta vede coinvolti anche i lavoratori in servizio delle linee di Castelfranco-Montebelluna (ex Ctm), Vittorio Veneto e Conegliano (ex Atm) e le corse extraurbane su Padova e Oderzo condotte dall’ex azienda La Marca, oggi tutti dipendenti Mom, con conseguenti disagi per l’utenza.
Le criticità
Lunga la lista delle criticità segnalate dal sindacato di base che hanno spinto i lavoratori a incrociare oggi le braccia. Cruciale il nodo irrisolto dei tempi di percorrenza degli autobus, sia per le linee urbane che extraurbane, rimasto a detta degli autisti quanto alla tabella di marcia degli orari “congelato” a 40 anni fa. “Strozzato” dalla mole dell’odierno traffico. La richiesta rivolta dai dipendenti all’azienda “considerato il continuo taglio ai finanziamenti del trasporto pubblico locale”, scrive nero su bianco il sindacato, è di chiedere al Comune con urgenza un intervento strutturale sulla viabilità urbana per migliorare la velocità degli autobus in servizio. Oltre che per rendere più puntuale il servizio e appetibile il trasporto pubblico.
I tempi di percorrenza
Non ultima la messa a punto di corsie preferenziali, semafori intelligenti e l’eventuale modifica di percorsi e linee: «L’adeguamento dei tempi di percorrenza è urgente», spiega Danilo Scattolin, rappresentante del Sindacato generale di base Sgb, «Tutto è rimasto com’era 40 anni fa. E nelle condizioni del traffico di oggi la conseguenza è che gli autisti non scendono mai dai mezzi e i ritardi si sommano. Facendo saltare le coincidenze a danno dell’utenza. Senza contare i limiti di velocità di 30 all’ora e i dissuasori che aumentano la lentezza dei mezzi”. Soluzioni già “in corsa” grazie a una bozza di proposte sulla viabilità per garantire il passo spedito ai mezzi pubblici presentata attraverso il sindacato dai lavoratori della Mom all’assessore alla viabilità della precedente amministrazione, Sandro Zampese. Con la richiesta di corsie preferenziali al fine di migliorare il servizio del trasporto pubblico locale.
I buchi neri del traffico
Cinque i “buchi neri” del traffico che inghiottono i mezzi pubblici inclusi nella lista: il bivio tra Fiera e Porta Carlo Alberto in corrispondenza dell’innesto sul Put, il tratto tra Santa Maria del Rovere e Porta San Tomaso, il bivio tra Fontane e Viale Luzzatti in Viale della Repubblica, il tratto tra Piazzale Pistoia e Porta Santi Quaranta e tra il cavalcavia della stazione e Preganziol, lungo il Terraglio. All’azienda i lavoratori chiedono pure il riconoscimento del premio di risultato dopo quattro anni di attesa. Oltre alle indennità ferme da tre anni: «I lavoratori protestano in quanto la direzione non ha nessuna volontà di rispettare gli accordi presi e sottoscritti tra le parti», scrive il sindacato, «dove è previsto che le indennità siano rivalutate».
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