Treviso, prof disobbedienti «Almeno cinque No pass»

TREVISO
I disobbedienti per ora si contano sulle dita di una mano, o poco più: in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico, segnato dall’obbligo del Green pass per tutto il personale, a Treviso l’inizio delle lezioni dovrebbe essere garantito senza defezioni di rilievo. A sottolineare la sostanziale adesione alle misure di prevenzione stabilite dal governo è la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Barbara Sardella: «Non sono pervenute alla nostra attenzione particolari segnalazioni o difficoltà di docenti che si rifiutano, stando alle informazioni in nostro possesso è tutto sotto controllo». Alla vigilia del primo squillo di campanella, previsto lunedì prossimo, il mondo scolastico sembra aver risposto compatto al sistema delle certificazioni verdi. Tuttavia, «ci sono casi singoli e sporadici - aggiunge Sardella - in cui il docente non ha presentato il Green pass. In quel caso il dirigente scolastico, dell’istituto interessato, non potrà consentirne l’ingresso a scuola. Al momento non si tratta assolutamente di un fenomeno diffuso: penso che non si superino i cinque o sei casi».
Il fronte del no, dunque, appare più rumoroso che consistente. Quello del 13 settembre rimane comunque un passaggio molto delicato. Proprio in vista del primo giorno di scuola le organizzazioni sindacali Anief e Sisa hanno proclamato uno sciopero. E ormai tre settimane fa erano stati oltre mille, tra docenti, personale Ata e genitori, a radunarsi in centro a Treviso, sotto allo studio Lopresti, per sottoscrivere una delle petizioni contro l’entrata in vigore del Green pass a scuola. Si sono tutti ravveduti? Si vedrà nelle prossime settimane.
Scioperi e “No-Pass” permettendo, la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale prevede comunque un inizio regolare delle lezioni: «Con tutti i docenti presenti. Se guardiamo alle vaccinazioni il livello del personale scolastico è molto alto, oltre il 90%, i No vax nel mondo della scuola sono un numero molto limitato. E poi noi faremo rispettare la legge: si accede a scuola con il Green pass e non faremo altro che applicare le norme».
Per farlo, senza creare “intasamenti” all’ingresso, sta per entrare in vigore, rispetto alla macchinosa “Verifica C19” un’applicazione ad hoc: «Sarà possibile controllare il Green pass in maniera automatica attraverso una nuova app supportata da una piattaforma ministeriale, collegata al ministero delle Salute, che consente di verificare se il dipendente è in regola o meno con la certificazione verde. La nuova app diventerà operativa a breve».
Il nuovo anno scolastico, dunque, dovrebbe iniziare senza scossoni, solo con sporadiche contestazioni. «Il decreto 111- conclude Sardella - prevede una procedura specifica per disciplinare questi casi, per assenze superiori ai cinque giorni ingiustificate, è prevista la sospensione dal servizio. Non si parla di licenziamento, ma si rimane comunque senza stipendio».
Nelle ultime settimane, qualche caso è emerso alle cronache: sono stati a inizio settembre cinque i casi di respingimento di personale Ata, all’Itis Planck e all’istituto comprensivo Martini, ma si trattava di persone che erano tornate all’istituto dopo aver effettuato un tampone.—
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