Treviso piange il genio di Franco Batacchi

Nella serata della Vigila di Natale - sopraffatto da un tumore contro il quale ha combattuto a lungo - si è spento Franco Batacchi: pittore, incisore, scultore, artista e critico d'arte di spessore...

Nella serata della Vigila di Natale - sopraffatto da un tumore contro il quale ha combattuto a lungo - si è spento Franco Batacchi: pittore, incisore, scultore, artista e critico d'arte di spessore internazionale e - in particolare tra gli anni Settanta e Ottanta - giornalista d'intuito sul fronte dei media allora più innovativi, dalla fondazione nel 1975 di Televeneto (seconda televisione italiana privata via cavo) a quella di Venezia 7. Nato a Treviso nel 1944 - avrebbe compiuto 68 anni il 5 gennaio - Batacchi aveva scelto Venezia per vivere. La sua storia di artista ha mosso i primi passi nell'atelier del padre Francesco: ed è proprio di questi giorni la mostra che la galleria Perl'A di San Samuele sta dedicando a padre e figlio, con l'esposizione. Cinquant'anni nel mondo dell'arte hanno portato le opere di Franco Batacchi in oltre 300 esposizioni collettive in Italia e nel mondo, in tre Biennali d'Arte (una in qualità di relatore) e in antologiche patrocinate dal Ministero. Con Gianni De Michelis aveva fondato il settimanale SpecialeNordest, lanciando quel neologismo politico che Giorgio Lago ha reso celebre. Caposervizio delle pagine della cultura del quotidiano «Il Diario di Venezia», poi il lancio di «Marco Polo 2000». Giornalismo e arte nella vita di Batacchi, anche nel consiglio direttivo della Fondazione Bevilacqua la Masa. Lascia le tre figlie, che stanno organizzando le esequie per i prossimi giorni.(r..d.r.)

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