Treviso, maxi-truffa da 500 milioni nell’energia green: altra raffica di perquisizioni e sequestri

Sigilli delle Fiamme Gialle sulla sede di una società con base operativa a Olbia.  Presentavano allo Stato falsi progetti energetici per ottenere consistenti rimborsi
Diciassette persone sono state arrestate tra Crotone e Verona dalla Guardia di finanza che ha anche eseguito un sequestro preventivo di beni per equivalente del valore di 12 milioni di euro, con 118 mezzi sequestrati e 3 società sottoposte ad amministrazione giudiziaria. L'operazione, denominata "Ciclope", ha permesso di smantellare una associazione operante nel settore delle frodi fiscali e del riciclaggio. Gli investigatori del nucleo di polizia economico finanziaria di Crotone hanno quantificato in 5.599.591,48 euro la somma sottratta al fisco fra Ires, Iva ed Irap. ANSA/ UFFICIO STAMPA GUARDIA DI FINANZA +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
Diciassette persone sono state arrestate tra Crotone e Verona dalla Guardia di finanza che ha anche eseguito un sequestro preventivo di beni per equivalente del valore di 12 milioni di euro, con 118 mezzi sequestrati e 3 società sottoposte ad amministrazione giudiziaria. L'operazione, denominata "Ciclope", ha permesso di smantellare una associazione operante nel settore delle frodi fiscali e del riciclaggio. Gli investigatori del nucleo di polizia economico finanziaria di Crotone hanno quantificato in 5.599.591,48 euro la somma sottratta al fisco fra Ires, Iva ed Irap. ANSA/ UFFICIO STAMPA GUARDIA DI FINANZA +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

TREVISO. Si sta allargando a macchia d’olio l’inchiesta della guardia di Finanza iniziata un anno fa su una maxi-frode da oltre 500 milioni di euro che riguardava i cosiddetti «Titoli di Efficienza Energetica», presentati allo Stato con progetti di efficientamento energetico, in realtà mai eseguiti.

All’alba di ieri i finanzieri del comando di Sassari, supportati dai colleghi delle Fiamme Gialle di Treviso, hanno perquisito la sede di una società di comodo con base operativa a Olbia che dal 2018 ad oggi ha richiesto e rivenduto 176 certificati bianchi dal Gse, ottenuti esibendo alle autorità nazionali false attestazioni.

La sede trevigiana della società sarda è stata posto sotto sequestro ed il materiale informatico sequestrato. Non è un caso, secondo gli investigatori, che la società sarda avesse una base operativa a Treviso, dove operavano le menti della maxi-truffa, arrestati e indagati già da alcuni mesi ad opera del sostituto procuratore Davide Romanelli.

Borin Rolle Doppio omicidi carro funebre
Borin Rolle Doppio omicidi carro funebre


Otto le persone che sono state messe sotto inchiesta in Sardegna alle quali i finanzieri hanno sequestrato beni per 11 milioni di euro, 9 provento della truffa e 2 di risparmio di imposta, oltre a diversi immobili e auto.

Secondo quanto accertato dalle Fiamme gialle, i truffatori hanno ingannato il Gestore dei Servizi energetici presentando false fatture e false attestazioni per lavori di efficientamento energetico mai eseguiti in molti edifici, soprattutto ignari condomini della Lombardia e in particolare di Milano. In questo modo sono riusciti a ottenere il rilascio di cosiddetti Tte, ossia titoli di efficienza energetica rappresentativi dell'energia risparmiata a seguito degli interventi fasulli. Titoli che poi venivano rivenduti sul mercato dell'energia ad altre società ignare dell'inganno.

Complessivamente l’indagine, iniziata un anno fa a Treviso, conta ventisei persone indagate tra Sardegna, Calabria, Veneto e Lombardia e una galassia di società del settore d’efficientamento energetico coinvolte in mezza Italia. L’ipotesi d’accusa formalizzata, a suo tempo, dalla procura della Repubblica di Treviso è quella di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, aggravata dalla rilevante entità patrimoniale, ai danni di Gestore servizi energetici. Una presunta frode che sarebbe stata messa a segno nell’arco di ben quattro anni, ossia tra il 2014 ed il 2018.

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