E’ nata Enea, la più grande Ipab della provincia di Treviso
Nata dalla fusione di Israa e Appiani, si occuperà di assistenza agli anziani ed educazione. Patrimonio milionario

È nata la più grande Ipab della provincia di Treviso con un orizzonte operativo che spazia dall'infanzia alla terza età, i due core business delle due anime trevigiane che l'anno composta: l'Appiani-Turazza e l'Israa. Non a caso per il nuovo istituto è stato scelto il nome "Enea", che se nell'acronimo significa Ente Educazione Assistenza, nella mitologia ricorda l'eroe che lasciò Troia con l'anziano padre sulle spalle e il figlio per mano.
La firma degli atti
Ipab Appiani-Turazza e Israa hanno firmato i rispettivi atti di fusione mercoledì, a conclusione di un percorso iniziato l'anno scorso e che si formalizzerà con ogni probabilità dall'1 gennaio 2026 quando Enea sarà pienamente operativa. Se sulla carta la nuova grande Ipab trevigiana esiste già, per permetterle di operare a pieno servono le comunicazioni agli enti di riferimento (Comune, Provincia e Regione) e l'ok tecnico della Regione sul testo dello statuto che è stato approvato dai due istituti sempre mercoledì (tre mesi di tempo per darlo anche in forma si silenzio assenso). Poi serve l'unificazione degli uffici, dei bilanci, patrimoni, del personale, passo fondamentale per rendere operativa Enea che avrà come sede quella di Israa a Borgo Mazzini.

Patrimonio e numeri
Israa è infatti il socio di maggioranza, se così lo vogliamo chiamare, forte di un bilancio da 36 milioni e oltre sessanta di immobilizzazioni patrimoniali a fronte di un patrimonio da 10 milioni dell'Appiani-Turazza che porta a bilancio valori inferiori a due milioni. Le due anime però sono complementari, espressione di due diverse aree di interesse specifico (i bambini per Appiani-Turazza; gli anziani per Israa) che hanno fatto dei due istituti dei punti di riferimento amministrativo e operativo e che in Enea si fondano per creare un ente capace di intervenire sul sociale e sulla società in modo articolato e il più possibile ampio. A beneficiarne non solo Treviso, che ospita Enea, ma anche potenzialmente i comuni dell'hinterland che già stanno sperimentando con Israa forme di collaborazione per l'assistenza domiciliare.
Chi nomina il Cda
Il boccino resta tutto in mano al Comune di Treviso cui spetterà il compito di nominare i cinque membri del consiglio di amministrazione di Enea che sostituiranno quello di Israa guidato da Mauro Michielon e quello dell'Appiani guidato da Antonio Dotto. Il Cda resterà in carica 5 anni e nominerà il presidente che, a differenza dei consiglieri, non potrà rimanere in carica per più di due mandati. Nero su bianco a statuto anche gli ambiti di intervento di Enea: assistenza sociale, assistenza socio sanitaria, assistenza sanitaria, educazione, formazione, istruzione, beneficenza, ricerca (l'Alzheimer per Israa è stato un ambito di assoluta professionalizzazione e specializzazione).
La pedina Gris
Il futuro è Enea, e in Enea potrebbe confluire un domani a ben guardare anche un altro ente, il Gris di Mogliano, che già da 4 anni è legato operativamente a Israa. Percorso tutto da fare e definire, ovvio, ma pare già segnato
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