Panificatori di Marca, gli stati generali

Il gruppo provinciale della Confcommercio, composto da 200 associati, si riunisce domenica alle 9.30 alla Cantina Produttori a Valdobbiadene

Il Gruppo panificatori della Confcommercio riunito a Treviso in un'edizione passata dell'assemblea
Il Gruppo panificatori della Confcommercio riunito a Treviso in un'edizione passata dell'assemblea

Torna domenica, alle 9.30, nella Cantina Produttori a Valdobbiadene l’assemblea annuale del Gruppo provinciale panificatori. Si tratta dell’appuntamento più importante dell’anno associativo che chiama a raccolta gli oltre 200 panificatori della Marca trevigiana, presieduti da Tiziano Bosco.

 

Il gruppo quest’anno ha deciso di interrogarsi e di affrontare, con il contributo di esperti, i temi forti della competitività della piccola impresa, dell’innovazione, della carenza di personale qualificato, del ricambio generazionale in un settore tradizionale del commercio, che, nella Marca, resiste con punti vendita che hanno saputo trasformarsi ed adeguarsi al cambiamento.

 

In apertura interverrà il presidente Tiziano Bosco, seguiranno gli interventi di Mario Boccanegra, vicepresidente vicario, di Antonio Tassone, presidente nazionale di Assipan-Confcommercio, di Fabio Fiorentini, esperto in controllo di gestione, titolare di Doppiaeffe e del marchio Rimpinza.

 

I panificatori rappresentano l’ossatura del commercio di vicinato, sono dei presìdi sociali che reggono all’evoluzione del mercato, dei paesi e delle città, sfornando ogni mattina il buon pane fresco e prodotti sani e genuini. La nostra provincia si distingue per la qualità dei forni artigianali, che mantengono intatte le tradizioni e conservano il sapere tramandato da generazioni.

 

Grazie all’impegno del Gruppo, la provincia di Treviso ha tre poli formativi di settore: il CFP di Lancenigo, il Centro Engim di Oderzo ed ora, in arrivo, un nuovo polo formativo Engim a Castelfranco finanziato dalla Regione Veneto, che verrà presentato da Mario Boccanegra nell’assemblea di domenica.

 

«Il consumo di pane- spiega il presidente Tiziano Bosco- è profondamente cambiato negli anni. Oggi se ne consuma molto meno, ma in maniera più attenta e selezionata. Variano gli ingredienti, le farine per garantire risultati di qualità ed un’offerta variegata che accontenta tutti. Grani antichi, cereali, integrali, curcuma, semi, ridotto contenuto di sale e molto altro: il pane che sforniamo offre risposte di salute a qualsiasi piano nutrizionale e si è adeguato all’evoluzione dei gusti, per questo motivo le nostre botteghe resistono. La panificazione è un settore che si sta innovando molto velocemente. Grazie ai macchinari ed ai nuovi sistemi di lievitazione, è diventato un lavoro più sostenibile perché il lavoro che un tempo si svolgeva di notte è diventato un lavoro del “mattino presto”, più sostenibile anche per i giovani. Certo, per chi non ha i figli che seguono la strada, non è facile trovare personale per questo motivo stiamo puntando sul nuovo polo formativo di Castelfranco. I CFP con cui siamo convenzionati funzionano a pieno ritmo ed il lavoro, al termine del percorso, è assicurato».

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