Treviso. Chiusi anche L’Occitane Happy casa e il phonecenter

TREVISO. Oltre a Grom, al trasloco della Sartoria Monti, alla libreria Adler, al Narezzi, Harry & Sons e alle altre serrande abbassate o pronte ad abbassarsi già annoverate negli ultimi giorni dal nostro giornale, l’elenco si allunga.
Pare lungi dal finire infatti, dentro e fuori mura, la lista dei negozianti che hanno gettato la spugna tra crisi del mercato, aggravi della burocrazia, scontrini elettronici, concorrenza dell’e-commerce. Le ultime vetrine spente sono quella de L’Occitane in pieno Calmaggiore (dove adesso sale a sei il numero delle botteghe e degli spazi commerciali sfitti), chiuso da alcuni giorni con un cartello in vetrina che consiglia chi cerca i prodotti di rivolgersi alla filiale di Venezia.
Poi c’è lo storico Angolo, il primo phone center aperto in centro storico (era il 2001) e per anni al centro di polemiche fino a quando non è diventato una realtà commerciale come tantissime altre, con in più controlli serrati, e un via vai di clienti «diventati di fatto una famiglia» racconta il titolare Fausto Tosello. «Prima eravamo mal visti, si fomentava la paura, poi l’aria è cambiata e siamo diventati in tutto e per tutto parte del quartiere, senza problemi e anzi...dispiace lasciare dopo vent’anni di attività, ma la burocrazia ormai è troppa». Nessuno è voluto subentrare, per adesso, e il cartello affittasi è in bella vista. Fuori mura chiuso il Ristorante numero 1, cinese, in viale IV Novembre (ma forse riaprirà con altra insegna) e stesso destino per Happy casa il negozio di casalinghi e varie altre tipologie che era aperto all’interno del centro commerciale di Fiera.
Chi subentra? Pochissimi. E lo testimoniano le tante vetrine sfitte ormai da mesi da Ponte San Martino a piazza Indipendenza (emblematico lo spazio vuoto ex Benetton bimbi), quelle nelle pur centralissime in via Toniolo, via Manin, via S. Margherita e Inferiore a cui si aggiungono i tanti vuoti lungo via Canova, in primis l’ex gastronomia Michele e Rossella, un esercizio di vicinato in piena regola che da circa un anno e mezzo ha lasciato un vuoto non più colmato nel rione. —
F.D.W.
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