Treviso, il Put si stringe per i bus: entro il 2030 gli elettrici da Villorba all’aeroporto
Previsti corsie preferenziali per i mezzi, park scambiatori, passaggi ogni 5 minuti. Per il finanziamento si conta su un bando ministeriale. Ecco le nuove linee

Il Put si stringe per i bus. Le corsie preferenziali per gli autobus elettrici, combinate con i park scambiatori, faranno parte della mobilità della Treviso del 2030.
Da capire ancora dove e come, considerati gli ingorghi quotidiani sull’anello esterno, ma il futuro è segnato.
Il capoluogo della Marca (con Villorba) partecipa a un bando ministeriale da 145 milioni di euro: al centro c'è il sistema Brt (Bus rapid transit) che prevede due linee di autobus e corsie dedicate al trasporto pubblico per il 70% del tragitto, frequenza dei mezzi ogni cinque-tre minuti, priorità semaforica per gli autobus. Negli orari di punta, le persone potenzialmente trasportate saranno 10 mila all'ora (100 mila al giorno).
«A regime si potrebbe arrivare a 32 milioni l'anno», riflette Giacomo Colladon, presidente Mobilità di Marca.
Bus come tram
Una rivoluzione per il trasporto pubblico, che trasforma il bus quasi in un tram con gomme (le due linee intersecate danno l'idea di una metropolitana di superficie). L'esito del bando è atteso per fine anno, le prime opere potrebbero vedere la luce per il 2028-2029, l'obiettivo è realizzare il progetto nella sua interezza per il 2030.
«Il Brt cambierà per sempre il concetto di mobilità a Treviso. Il trasporto pubblico deve diventare la leva per togliere traffico alla città», spiega Andrea De Checchi, assessore comunale alla Mobilità. «Si guarda al futuro nel segno della sostenibilità, ragionando nell'ottica della Grande Treviso grazie al coinvolgimento di Villorba», aggiunge il sindaco Mario Conte.
Nei 145 milioni del bando, 80 riguardano le opere e 30 i mezzi.
La prima linea (rossa) parte dal municipio di Villorba (frazione Carità), tocca la stazione ferroviaria e prevede il capolinea al Ca' Foncello; la seconda (verde) decolla dall'aeroporto e arriva alla stazione ferroviaria.
Le due linee sviluppano una rete di 28 chilometri, con cinque minuti di intervallo fra una corsa e l'altra. Gestore del trasporto sarà sempre Mom (Mobilità di Marca), si acquisteranno 29 mezzi elettrici da 18 metri (capienza 140-150 passeggeri). Non si esclude di aggiungere un'altra direttrice: verso le scuole di viale Europa.
Il sistema Brt comprende anche tre hub (il senso è parcheggiare lì l'auto, per poi salire in bus): a Lancenigo al market Cadoro, vicino al polo scolastico (Alberini-Planck-Cfp Lepido Rocco); mercato ortofrutticolo; ospedale.
Nuovo piano parcheggi
Il tutto inserito nel nuovo piano parcheggi che comprende la sopraelevazione del Cantarane, fast park di via Foscolo, sopraelevazione via Lancieri, ex Telecom di via Dandolo. Le linee faranno perdere un centinaio di stalli fra piazza Vittoria e Città Giardino, recuperati con la sopraelevazione del Cantarane. Il senso, più generale, è spingere sull'intermodalità, pensando al bike-sharing e alle fermate dei bus alla stazione ferroviaria. Il progetto è stato esteso a Villorba anche per rispettare uno dei requisiti del bando: il Brt deve interessare un'area da 100 mila abitanti.
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