Treviso, assedio di piccioni tra sedie e tavolini: piano per cacciarli da Loggia e portici

I ristoratori di piazza dei Signori hanno protestato in Comune. Arriveranno disinfestazione, reti e dissuasori sotto le arcate
ZAGO . AG.FOTOFILM TREVISO PICCIONI IN PIAZZA DEI SIGNORI
ZAGO . AG.FOTOFILM TREVISO PICCIONI IN PIAZZA DEI SIGNORI

TREVISO. I commercianti e soprattutto i ristoratori di piazza dei Signori hanno portato pazienza sperando che fosse solo un fenomeno di passaggio. Ma poi, quando hanno capito che i piccioni sui loro tavolini e davanti ai negozi erano ormai degli habituè, sono andati a bussare alla porta del Comune chiedendo interventi. «Basta non se ne può più, è anche una questione di igiene: intervenite».

L’assedio

«Ciò, tei vedi anche ti no?» commenta uno degli storici esercenti della Loggia dei Trecento mentre serve da bere ai clienti seduti sotto la Loggia dei Trecento. Davanti a lui quattro o cinque tavolini occupati da coppie e ragazzi, altrettanti con piccioni che cercano qualcosa da beccare su sedie o tavolini. Un continuo. Vale per la Loggia dei Trecento, ma anche per il grande loggiato sotto il palazzo della prefettura e, a detta dei commercianti, anche in calle del Podestà. I dissuasori posizionati anni fa sui lampadari e su alcuni angoli del complesso di piazza dei Signori non servono ormai più a nulla. Nel tempo i piccioni hanno trovato nuovi anfratti dove annidarsi, e se non li hanno trovati, fanno i pendolari tra i tavolini della zona e i nidi posizionati altrove. Con buona pace dei ristoratori che cercano invano di scacciarli da spriz, pizze o patatine, e dei negozianti che trovano spesso i loro escrementi nei pressi delle vetrine.

La consulenza

La segnalazione corale dei commercianti è arrivata in Comune alcune settimane fa, di lì l’intervento dell’amministrazione, conscia delle problematiche potenziali di questo assedio di piccioni. «L’aumento della presenza di piccioni e colombi rappresenta spesso un problema di salute. Le loro deiezioni provocano danni e possono essere fonte di agenti patogeni» spiegano da Ca’ Sugana, conscia dell’assenza di predatori, ma anche delle normative che impediscono di risolvere il problema stile nutrie, ovvero sopprimendo il volatile.

Di qui la ricerca di una ditta di disinfestazione capace di risolvere il problema alla radice. Pare siano state contattate due aziende e poi la scelta sia caduta sulla Sgd Group di San Biagio, che dovrebbe intervenire sotto i loggiati della piazza nel giro di qualche settimina. «Interverremo puntualmente», spiega l’architetto Maiano, responsabile dell’operazione per l’azienda, «cercando di effettuare delle disinfestazioni generali e dei dissuasioni puntuali. Sarà un lavoro mirato, per tutelare anche il contesto storico e architettonico. Ci concentreremo sul porticato verso piazzetta Monte di Pietà, e su quello di vicolo del Podestà, dove abbiamo riscontrato la presenza di aree di nidificazione. Così facendo dovremmo allontanare molti esemplari. Si procederà per gradi in base ai risultati che ci attendiamo».

Dai palloni al laser

Non è la prima volta che Ca’ Sugana si lancia nella crociata contro i piccioni, e nemmeno che ingaggia la battaglia in piazza dei Signori, dove si pensò (anni or sono) di utilizzare perfino dei palloncini con le sembianze di uccelli predatori per allontanare i piccioni. Poi ci fu l’ipotesi dei falchetti, ma non si andò oltre l’idea, infine si optò per i dissuasori di plastica, efficaci ma certo poco estetici.

Alla fine, tre anni fa, l’amministrazione ha sperimentato anche la tecnologia laser per cacciare i piccioni che rischiavano di mandare a monte il restauro del monumento di piazza della Vittoria. Scelta che pare aver funzionato, ma inapplicabile in piazza: ce ne vorrebbero troppi. –

Federico de Wolanski
 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso