Treville, tremila no ai passaggi a livello

Si è conclusa la raccolta di firme lanciata da consiglio frazionale e comitato di S. Andrea. Obiettivo: eliminare le sbarre di via Castellana e via Piave
CASTELFRANCO. Raccolte 3000 firme contro i passaggi a livello di via Castellana e via Piave. L’annuncio del consiglio frazionale: «Prepareremo una lettera al sindaco, al presidente della Provincia e alla Regione. C’è disponibilità. Speriamo nei sottopassi. Del resto dalle firme raccolte si vede che anche il nord della provincia di Padova passa di qua».


La conta ufficiale sta avvenendo in questo giorni, dopo che alla fine della scorsa settimana i membri del consiglio frazionale di Treville hanno recuperato nei negozi della frazione gli ultimi moduli pieni di firme. Ma un dato è certo: la petizione per ottenere la trasformazione in sottopassi dei passaggi a livello ferroviari di via Castellana e via Piave ha raccolto oltre 3000 adesioni.


Un risultato mai raggiunto da un’iniziativa del genere, organizzata dal basso con la mobilitazione del consiglio frazionale di Treville e del comitato frazionale di Sant’Andrea, i due centri abitati che più soffrono l’isolamento dovuto ai due passaggi a livello a pochi metri di distanza l’uno dall’altro. «Stiamo preparando una lettera al sindaco, al presidente della Provincia, alla Regione e a tutti i capigruppo consiliari nei diversi organi - spiega Damiano Borato, presidente del consiglio di Treville - Bisogna che Provincia e Regione si interessino insieme di questo problema». Il primo interlocutore resta in ogni caso l’amministrazione comunale. «Consegneremo le firme al sindaco, la petizione è indirizzata a lei - spiega Borato - Per questo ci dispiace per le dichiarazioni dell’assessore ai lavori pubblici. Noi cerchiamo il dialogo, ma vorremmo ci fosse disponibilità da parte di tutti».


Il riferimento è all’intervento dell’assessore Plinio Bergamin, che un paio di settimane fa aveva invitato i cittadini a frenare i facili entusiasmi: «Ben venga la raccolta firme, come tutte le pressioni che possono essere utili - aveva commentato - La trasmetteremo a livelli più alti in modo da far vedere che quella che noi poniamo è un’esigenza davvero sentita dalla popolazione. Ma è difficile che ci diano ascolto. Abbiamo continui incontri con i responsabili delle ferrovie, l’anno scorso il sindaco e io abbiamo posto il problema di quei passaggi a livello anche al Cipe, a Roma. Ma rientrano nel secondo stralcio dell’Sfmr, bisognerà aspettare anni prima che si realizzino».


I firmatari sono più ottimisti: «Dai primi contatti informali mi sembra ci sia disponibilità - riferisce Borato - Come hanno fatto a San Martino di Lupari ad avere i soldi per il sottopasso? Del resto dalle firme raccolte si vede che anche il nord della provincia di Padova passa di qua».

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