Trevigiani nel mirino delle truffe al cellulare. Ecco i prefissi sospetti

Il telefono squilla al massimo un paio di volte senza dare il tempo all’utente di rispondere. Poi, dopo un minuto, ecco una nuova chiamata. Com’è naturale che sia, d’istinto si cerca di richiamare il numero della telefonata non risposta che in genere ha un prefisso straniero diverso dal +39 italiano: spesso dall’Africa, in particolare dalla Tunisia (+216), ma recentemente anche dall’Inghilterra (+44), dalla Moldavia (+373), dal Kosovo (+383) e dalla Bielorussia (+375). La truffa consiste appunto nel richiamare quel numero a cui non si è risposto, ritrovandosi però agganciati ad una linea a pagamento che può arrivare a costare fino a 1,50 euro al secondo. Questi squilli truffa sono detti anche “ping calls” e negli ultimi giorni alla polizia postale e a qualche stazione dell’Arma sono arrivate già qualche decina di segnalazione da trevigiani raggirati. «La telefonata - spiegano gli investigatori - viene in genere indirizzata a una linea a pagamento che prosciuga il credito e arricchisce i truffatori. Si tratta della truffa “Wangiri”, che utilizza il sistema del “ping call”, e che non è nuova. Periodicamente ritorna a mietere euro dalle tasche degli ignari utenti che cadono nel trabocchetto. In questo periodo di clausura forzata, durante la quale il telefono è l’unico contatto con il mondo esterno, le persone hanno “la guardia bassa” e sono più soggette a cadere nel tranello».
Qualora si facesse a tempo a rispondere, la truffa non si compie. In genere, chi riesce a rispondere subito, dall’altra parte non sente assolutamente nulla. Nella maggior parte dei casi, dall’altra parte della cornetta, non ci sono persone fisiche, ma un software che di base ha acquisito i numeri telefonici in modo illegale. Questo genere di telefonate truffa arrivano di solito tra le 18.30 e le 20.30 quando la gente è libera dal lavoro e si è più propensi a richiamare. Ma, ora, con le restrizioni dovute al coronavirus, arrivano ad ogni ora del giorno e le vittime che inconsapevolmente cadono nel tranello sono gli anziani.
Cosa consigliano gli investigatori? «Non richiamare i numeri sconosciuti, non inviare messaggi, non aprire link contenuti in sms o messaggi sospetti». —
m.fil.
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