Treni tagliati, l’ora della protesta «Penalizzati turisti e pendolari»

Trevigiani e friulani in “fuga” da Venezia, se usano il treno. Col nuovo orario, dal 15 dicembre, il coprifuoco scatterà intorno alle 23. Un’ora prima di oggi, quando l’ultimo treno è alle 23.56. Nella città lagunare, dunque, l’appassionato della Fenice dovrà lasciare il teatro alle 22.30 per recarsi in stazione sicuro di salire sull’ultimo convoglio, alle 23.04. Tempi strettissimi per cene più o meno intime.
Infuriati i pendolari. «Io dovrò usare l’auto», ammette Claudio Peris, uno degli abbonati storici sulla linea Vittorio Veneto-Conegliano. Così pure un suo collega, che addirittura deve salire a Calalzo di Cadore, passando da Treviso e Conegliano. A Mestre l’ultima coincidenza possibile sarà alle 22.16, chi arriverà da Milano (o da Padova, Vicenza, Verona) con le Frecce, successivamente, dovrà trascorrere la notte in stazione, fino alle 5.16 del mattino. E sapete per quanti minuti di differenza? Sette in un caso, 11 nel secondo. La Frecciargento 9454 arriva, salvo ritardi, alle 23.23, la Frecciabianca 9753 alle 23.38. Per non dire del regionale veloce da Padova delle 23.33 o dell’Euro Night dell’1.02. L’alternativa al bivacco? Pigliarsi un taxi, una trentina di euro – trattando - fino a Treviso, una sessantina, sempre trattando, fino a Conegliano.
In verità, un’altra soluzione c’è: scendere a Mestre in auto o farsi rimorchiare. Come spesso è accaduto a Peris, con i treni soppressi. «È meramente un conto economico, quello che fanno le Ferrovie», sottolinea Enrico Caberlotto, che anima il Comitato di pendolari di Vittorio Veneto e ha partecipato in questi mesi a numerose trattative, concludendo che «non tutto si deve buttar via dell’orario “cadenzato”, perché se peggiorano le condizioni da Vittorio Veneto verso Venezia, migliorano quelle verso le Dolomiti». Un conto economico, però, che non convince Peris. «Il treno di mezzanotte, l’ultimo verso Treviso e Udine, ha una media, per come ho potuto constatare, fra i 200 e i 300 passeggeri. È vero che si dimezza a Treviso, ma a Conegliano ne restano sempre una cinquantina. I conti, dunque, dovrebbero tornare».
Problemi non meno pesanti all’alba in treno. La sveglia non scatta prima delle 6, con grave pregiudizio per i numerosi pendolari da Treviso (ma anche da Conegliano e perfino da Sacile) verso Marghera. «Stiamo trattando con Trenitalia per ripristinare il convoglio da Sacile delle 4.25 con arrivo a Conegliano alle 4.37», anticipa l’assessore regionale ai trasporti, Renato Chisso. Il primo treno utile da Treviso per Mestre e Venezia è infatti quello delle 5.04, proveniente da Sacile-Conegliano. Con il nuovo orario, il primo treno utile da Treviso è posticipato di oltre 30 minuti, alle 5.36 con arrivo a Mestre alle 6.02, inutile per i pendolari con il turno che inizia alle 6. “Vorrà dire», puntualizza Peris, «che il sottoscritto dovrà recarsi in auto fino a Treviso, non potrò usufruire del primo treno che transita da Conegliano alle 5.40». Su alcuni aspetti si sta ancora trattando fra Regione e Trenitalia. L’assessore Chisso conferma che una soluzione è stata trovata per Oderzo, con la reintroduzione del treno delle 7.30 del mattino. A Conegliano faranno tappa i nuovi convogli per Vittorio Veneto e Belluno, i Minuetto.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso