Travolto da una lastra d’acciaio muore un operaio di 25 anni

Il giovane croato è rimasto schiacciato durante le operazioni di puntellatura Sequestrato il macchinario della “Im”, di cui è titolare un imprenditore di Codognè

CODOGNÈ. Incidente sul lavoro a Budoia in provincia di Pordenone: muore un operaio di appena 25 anni di origine balcanica, in un capannone di proprietà di un imprenditore di Codognè, Flavio Marcon. Dolore e costernazione tra gli operai e anche tra gli stessi soccorritori che nulla hanno potuto fare per salvarlo. È stata aperta un'inchiesta da parte della Procura di Pordenone e molto probabilmente verrà eseguita un'autopsia in tempi ragionevolmente brevi.

L’INFORTUNIO

Ieri alle 11.30 circa a Budoia, in via Cial de Zuc, in zona industriale nel paese della Pedemontana pordenonese, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Polcenigo unitamente a personale del 118, presso il capannone dell'azienda “I.M. di Marcon Flavio & C. snc”, che lavora nel settore della carpenteria pesante. Un'azienda leader del settore dove non si sono mai verificati inconvenienti. Purtroppo ha perso la vita un operaio di origine croato che solo una settimana fa aveva festeggiato i 25 anni. Si chiamava Jurica Pintar, originario dei dintorni di Cakovec, residente a Polcenigo in Vicolo Fiubi nella frazione di Coltura, dipendente della ditta Metalvar Italia di Codroipo. La morte è sopraggiunta per politrauma da schiacciamento. Ecco cosa sarebbe accaduto secondo i militari dell'Arma: Pinta è rimasto schiacciato da una lastra in acciaio che gli è caduta addosoo durante la fase di puntellatura o di saldatura.

L’INDAGINE

Un incidente sul lavoro dalla dinamica che i sindacati hanno giudicato inaccettabile. La lastra e il macchinario sono stati posti sotto sequestro dai carabinieri. Attonito il 58enne proprietario Flavio Marcon, da ieri alle prese con mille pensieri. La salma di Jurica Pintar è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale civile di Pordenone, dove resta a disposizione dell'autorità giudiziaria. Intanto a Budoia interveniva il personale dello Scal, cioè lo Spisal friulano, che ha eseguito i rilievi per quanto di propria competenza. La stessa azienda interessata dall'incidente sul lavoro vanta una sede anche a Codognè, in via Alessandro Manzoni.

LA VITTIMA

Jurica Pintar si era perfettamente integrato nella vita sociale della provincia di Pordenone. Amava moltissimo vivere nella pedemontana friulana come testimoniano le foto del suo profilo facebook. Viveva a Coltura, un posto favoloso dove le case sono per la maggior parte costruite in pietra, sul modello di altri bei posti come Frisanco o Erto e Casso. Jurica aveva poi la passione delle macchine e dei tatuaggi e amava molto la forma fisica, caratteristiche tipiche di un giovane della sua età. Nel piccolo e paradisiaco territorio di Polcenigo il dolore ha avvolto la comunità intera. È il momento del lutto, poi la magistratura farà il suo corso. —

Rosario Padovano

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