Torna Postalmarket e parla trevigiano: Storeden creerà il nuovo catalogo

L’azienda di Francesco D’Avella è socia del progetto. «Non siamo l’Amazon italiano: il nostro modello è diverso»

TREVISO. Torna il leggendario catalogo di Postalmarket, e dopo i fasti degli anni Ottanta e Novanta si sposta sul web e punta a diventare una vetrina dei prodotti italiani di qualità. La rinascita parte (anche) dalla Marca: la società Storeden, con sede in Viale della Repubblica, specializzata in e-commerce e guidata da Francesco D’Avella, è diventata socio di minoranza della Postalmarket Srl, creata a maggio a Latisana (Udine) dall’imprenditore friulano Stefano Bortolussi. D’Avella, quindi, sarà al timone della “seconda vita” di Postalmarket: «Ma non chiamateci “l’Amazon italiano”» esordisce «semmai siamo il nonno di Amazon, il nostro modello è completamente diverso».

La storia

L’avventura del “primo” Postalmarket si concluse con diverse vicissitudini finanziarie nel 2015 con la sentenza del tribunale di Udine che ne decretava definitivamente il fallimento. Ma il catalogo nato nel 1959 da un’idea dell’imprenditrice milanese Anna Bonomi Bolchini aveva segnato la storia dei consumi in Italia, rivoluzionando il modo di fare acquisti per milioni di persone. Il friulano Bortolussi aveva acquistato marchio e domini nel 2018 e li aveva trasferiti nella Postalmarket Revolution, società che aveva fondato in precedenza.

«Da quel momento – racconta Bortolussi – ho iniziato a bussare a molte porte per progettare il futuro di Postalmarket fino a quando, nel settembre del 2019, ho trovato come partner la trevigiana Storeden e il suo patron Francesco D’Avella, una giovane società che in poco tempo è diventata la prima piattaforma di e-commerce italiana». Trovato quindi lo strumento su cui far girare l’operazione, a maggio di quest’anno è stata creata, con sede legale a Latisana, la Postalmarket Srl cui Bortolussi ha conferito marchio e domini. Tornerà, quindi, lo storico catalogo, pur con forme diverse: a una prima fase in cui verrà lanciato il nuovo sito si aggiungerà poi la diffusione di un catalogo cartaceo «magari in un formato più leggero rispetto all’originale – anticipa l’imprenditore –, stiamo pensando di creare delle magliette con stampate le copertine di Postalmarket, su cui le più famose modelle o attrici, da Silvia Coscina a Carla Bruni, venivano immortalate».

Pronti per natale

L’accordo ufficiale al progetto è arrivato una decina di giorni fa. «L’idea è di Bortolussi - conferma il socio trevigiano D’Avella - cercava uno strumento per creare il proprio e-commerce e la vetrina online, ha scelto la nostra tecnologia. Siamo soci come Project Moon, l’azienda che detiene il brand Storeden. Abbiamo più di tremila clienti in Italia, un milione e mezzo di persone comprano dai nostri sistemi ogni mese. Il report della Casaleggio sull’e-commerce in Italia ci dà il 4 per cento di tutto il mercato italiano».



La scommessa

Il business plan tracciato da Bortolussi prevede un orizzonte temporale di cinque anni e un fatturato tra i 500 milioni e il miliardo di euro, che rappresenta tra lo 0,5 e l’1 per cento del mercato italiano, che vale oltre 47 miliardi di euro. Inevitabile l’accostamento con Amazon, ma la filosofia è completamente diversa: «Nessuno vuole andare a competere con loro, ci mancherebbe» sottolinea D’Avella. «Vogliamo essere soprattutto un punto di riferimento del Made in Italy e di brand emergenti, in particolare nella moda, nell’abbigliamento, nell’intimo. La vendita per corrispondenza è molto diversa rispetto al modello proposto da Amazon, che ha tantissimi venditori mentre noi punteremo su determinate sezioni di prodotti orientati appunto alla valorizzazione del Made in Italy». Le tempistiche? «Stiamo correndo per proporre qualcosa già entro Natale, il catalogo sarà pronto a inizio 2021. Sono già arrivate migliaia di richieste di persone che vogliono il catalogo, c’è tantissimo interesse attorno a questa iniziativa».

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