Svuotano conto sul web Vicedirettore di Carige sventa truffa telematica

La filiale della Carige di Silea
SILEA. Aprono un conto corrente con accesso «on line banking» alla Carige di Silea. Solo dopo 24 ore cercano di ritirare uno strano bonifico di 11.985 euro appena girato sul conto, il vicedirettore scopre una truffa telematica. Doppia truffa telematica ai danni di un ignaro professiore universitario in pensione di Roma, 5 pregiudicati finiscono denunciati a piede libero: un padovano del 1979 e un campano del 63, le due menti dell'operazione; più tre «esecutori», un veneziano dell'82, un altro padovano dell'83 e un marocchino dell'83. La loro vittima, un ignaro professore correntista della Carige di Roma, filiale 3. Una truffa sventata grazie a una velocissima operazione di indagine dei carabinieri di Silea e della compagnia di Treviso. I fatti. Lo scorso 24 novembre, il vicedirettore della Carige di Silea si presenta ai carabinieri, segnalando quella che ritiene una operazione quanto meno strana: il giorno precedente, alla sua filiale, si era recato un signore distinto per aprire un conto corrente con la possibilità di fare operazioni di movimentazione soldi anche attraverso il computer di casa, l'«on line banking» insomma. E solo il giorno dopo aver aperto il conto, aveva chiesto il ritiro di un bonifico appena girato sul nuovo conto, della bellezza di 11.985 euro, proveniente dall'agenzia 3 della Carige di Roma. Il signore pretendeva che la somma gli fosse girata attraverso 2 assegni circolari di 4 mila e 3 mila euro, intestati a due persone diverse, e 4 mila euro in contanti. I restanti 985 euro sarebbero rimasti sul conto. I carabinieri, insospettiti, contattano subito la Carige di Roma, da dove era appunto partito il bonifico via internet, e salta fuori che l'operazione non era altro che una sottrazione di denaro contante attraverso il furto delle credenziali di accesso al conto corrente on line appartenente a un professore in pensione. Non basta: i carabinieri scoprono che nella stessa giornata una identica operazione - per 11 mila euro - era avvenuta alla Carige di Quinto, da parte di altre due persone che avevano aperto identico conto on line di quello di Silea, sempre ai danni dell'ignaro (e danaroso) professore. E così il 26 novembre è scattata la trappola: i carabinieri di Silea alla Carige di Silea e Quinto fermano le 5 persone, nel preciso momento in cui cercavano di riscuotere il denaro sottratto. I conti corrente «incriminati», fatti con prestanome, sono stati congelati.
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