Susanna Camusso contro il 1000 Lire «Locale che sfrutta il corpo femminile»

L’ex numero uno di Cgil solidale con le ballerine di lap dance Atalmi: «Vertenza aperta, ma il titolare proverà a ripartire»
CARRAI - INAUGURAZIONE LE CHIK. CARRAI - INAUGURAZIONE LE CHIK.
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Le ballerine di lap dance del 1000 lire, assistite da Cgil, hanno chiesto il fallimento dello storico locale trevigiano, oggi ancora chiuso, denunciando condizioni di lavoro ambigue, improbabili inquadramenti contrattuali, contributi non versati. Una situazione, va detto, negata con forza dal titolare del locale, che al contrario ha assicurato di voler salvare i posti di lavoro dei suoi dipendenti (ci sono anche baristi e personale di sala) e di lavorare per riaprire al più presto. La vertenza, però, ha avuto un’eco nazionale, e ieri ha spinto Susanna Camusso, ex numero uno di Cgil oggi responsabile delle politiche di genere, a intervenire per esprimere solidarietà alle ragazze.

la lettera

Camusso ha dedicato alle lavoratrici impiegate a Treviso un articolo sul sito Collettiva.it: «Il locale Mille Lire evoca in me un senso di antico, moda e luoghi che pensavo scomparsi, e per questo mi stupisce solo parzialmente che sia in crisi. Quel sapore antico non cancella il fatto che il luogo, nel suo essere borderline, sia luogo di uso dei corpi femminili, di un “divertimento” che sfrutta. La cronaca racconta di comportamenti dell’impresa la cui definizione di opacità è un benevolo eufemismo. Sfruttamento, dolo nei confronti di lavoratrici e lavoratori, retribuzioni e contributi non pagati, norme ambigue sui premi». E ancora: «Le lavoratrici che si sono rivolte alla Cgil giustamente si attendono di essere tutelate nei loro diritti. Quel mondo variegato che definiamo dello spettacolo, dell’intrattenimento, viene spesso guardato e giudicato con la lente dei pregiudizi e degli stereotipi. Giusto accogliere le ballerine in Cgil, ogni persona che lavora ha diritti e tutele, deve avere un contratto e accesso alla contrattazione collettiva, ha diritto a rappresentare ed essere rappresentata. Ad ogni lavoro, cioè, va riconosciuta dignità e nessun pregiudizio può cancellarla».

i prossimi passi

Sul fronte della vertenza, dipendenti e titolare rimangono ancora distanti. Sul futuro del 1000 Lire pende un’istanza di fallimento presentata dalla Cgil, e considerata dalle lavoratrici la via più diretta per avere il rimborso dei crediti vantati. Nelle ultime ore, tuttavia, pare essersi aperto uno spiraglio: «I gestori ci hanno comunicato che intendono evitare il fallimento in ogni modo» racconta Atalmi, Slc Cgil, «sta cercando di riaprire pagando ciò che dev’essere pagato. Parliamo di 18 persone tra ballerine e personale dipendente. Apprezziamo che venga fatto uno sforzo in questo senso ma restiamo in attesa di capire se alle parole seguiranno i fatti».



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