Suona l’allarme, scappano con l’Audi A6

Blitz in un minuto in una casa di Quinto: «La sirena mi ha svegliato, mi sono affacciato e li ho visti fuggire con la mia auto»
Di Rubina Bon

QUINTO. Quando è stato svegliato dalla sirena dell'allarme di casa e si è affacciato dalla finestra della camera per vedere cosa stesse succedendo, non credeva ai suoi occhi: «Ho visto un'auto che sfrecciava via. Era la mia auto, una Audi A6 bianca, tremila di cilindrata», racconta I.S., 64 anni, che vive nella zona residenziale attorno a via Piave. Il colpo, l'ennesimo nell'area del centro tra la Noalese e via Boiago, si è verificato alle due della notte scorsa. «Eravamo andati a letto tardi, verso l'una. Probabilmente ci avevano tenuti d'occhio. Quando ho sentito l'allarme suonare, mi sono alzato per verificare. Capita che il sistema parta per motivi futili. Ma da fuori sentivo un rumore d'auto che mi ha insospettito a quell'ora», racconta la vittima, «Ho guardato dalla finestra e ho visto che qualcuno aveva preso la mia macchina». I ladri che hanno assalito la casa del 64enne hanno cercato di entrare dalla porta: sono ben evidenti i segni del tentativo di scasso, non andato a buon fine. Hanno quindi puntato a una finestra, che sono riusciti a forzare realizzando alcuni fori all'altezza della maniglia. Una volta entrati nella bifamiliare, l'allarme è scattato. Ma il blitz dei malviventi è stato fulmineo: proprio sul mobiletto in ingresso hanno trovato le chiavi dell'Audi A6, acquistata due anni fa, e le borse della padrona di casa. Un bottino più che ricco, tenuto conto soprattutto del valore dell'auto di grossa cilindrata, oltre che di quanto trovato dentro le borse, ovvero i soldi, le carte di credito, i documenti. Il padrone di casa, superato il comprensibile choc nel vedere la propria auto in mano ai ladri, non si è perso d'animo. Ha chiamato immediatamente il 112 e ha riferito ai carabinieri la targa dell'Audi. Le pattuglie disponibili in zona si sono messe subito alla ricerca della macchina che è stata intercettata almeno in due punti, tra cui a Casale. Ma i malviventi sono riusciti a non farsi braccare dai carabinieri, riuscendo a darsi alla fuga. Con ogni probabilità, un'auto come quella rubata al 64enne viene utilizzata per mettere a segno furti e spaccate, tenuto conto soprattutto del motore potente, adatto alle fughe. «Fortunatamente non hanno fatto in tempo a rubare altro, né ci hanno messo le mani addosso», chiarisce il padrone di casa, «Certo questi ladri sono sconsiderati: hanno agito sapendo che l'allarme era inserito e che noi eravamo dentro. Sanno che in ogni caso rischiano poco e questo a loro basta».

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