Suicida il cartolaio di Sant’Agostino

Gesto estremo di Claudio Mattarucco nel magazzino dell’attività, in Pescheria. Parenti e città sotto shock, ignote la cause

«Usl 9, abbiamo un problema». Si deve chiudere – lo ha ordinato nel 2014 la Regione, per adeguarsi alla spending review – niente meno che la NoveServizi srl. Ovvero la società in house nata nel 2009 per creare il massimo controllo della gestione all’interno dell’azienda sociosanitaria. E questo all’indomani del caso Loredana Bolzan, l’impiegata infedele che sottrasse una somma di 4,2 milioni dalle casse dell’Usl grazie a un sofisticato sistema informatico.

Una realtà divenuta un «piccolo colosso».No, non è un ossimoro: è di fatto il grande controllore dell’azienda Usl 9 e dell’attività dei suoi 4.000 e passa dipendenti. NoveServizi, tramite bandi, ha assunto 40 dipendenti, di cui la metà a tempo indeterminato: sono ingegneri, esperti informatici, contabili. L’Usl 9 non ha esitato a investire nella struttura - controllata al cento per cento, ma di natura privata - una somma che si stima vicina ai 10 milioni, fra risorse umane e progetti. I settori di attività, oltre al controllo, spaziano anche ai contratti in outsorcing, ai progetti per la digitalizzazione della cartelle cliniche, fino ai controlli introdotti dalla norme anticorruzione, sulla spese farmaceutica.

Ma capace di attirare anche l’attenzione della Corte dei Conti, che nel corso del 2014 ha voluto vederci chiaro sulla raffica di assunzioni avviata a suo tempo, inviando una richiesta di chiarimenti alla direzione dell’Usl 9. In ogni caso, la prima commissione della Regione, al momento di ordinare la chiusura delle società «in house» della Regione e delle Usl, ha inserito nella lista anche la NoveServizi.

Cosa farà ora il personale assunto sin qui? È quello che si stanno chiedendo in molti, in questi giorni, dentro la srl e dentro l’Usl, e dentro il Ca’ Foncello e l’ospedale di Oderzo. E in questi giorni si deve riunire, per discuterne, anche il consiglio di amministrazione della società. Il presidente è Virgilio Castellani, 82 anni, anziano manager ex Ars; consiglieri sono Giordano Giordani, 42 anni, dirigente amministrativo del settore Affari Generali, e responsabile amministrativo del coordinamento della società partecipate e Cristina Canella, 50 anni, funzionario dello stesso settore e responsabile della privacy.

Non c’è più il direttore tecnico della società, Giancarlo Bizzarri, considerato l’artefice di NoveServizi: ingegnere, Bizzarri è quotatissimo nella sanità trevigiana e veneta, con un ricco curriculum di consulenze e corsi di formazione per Regione e diverse Usl. Viene considerato molto vicino all’attuale direttore generale dell’Usl 9, Giorgio Roberti, e dallo scorso anno è dirigente dell’azienda sanitaria trevigiana, dopo aver vinto un bando di selezione per guidare il settore Programmazione/Controllo di Gestione. Ed è partner di EmmeEffe, società di management e formazione con sede a Milano. E che sia un «big» lo conferma il suo recente inserimento nella lista dei potenziali direttori generali, dopo aver vinto il relativo recente bando della Regione. Come procederà ora l’Usl 9? A cinque anni dalla nascita di questa vera e propria sovrastruttura amministrativa, deve ripensare il sistema di controllo.

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