La pioggia rallenta i lavori in stazione a Treviso. Bus nel caos e scuola in arrivo

I temporali di martedì 2 settembre hanno frenato il cantiere delle Ferrovie. Ma la società assicura: «Finiremo tutto entro pochi giorni»

Pietro Nalesso
Una visuale dei cantieri in stazione a Treviso
Una visuale dei cantieri in stazione a Treviso

Mobilità di Marca si aspetta di avere le fermate degli autobus in stazione entro sabato, il Comune non prende in considerazione nessun’altra soluzione. Rete Ferroviaria Italiana assicura: «Ce la faremo entro l’inizio della scuola e siamo organizzati in caso di pioggia».

Martedì 2 settembre il meteo si è messo d’intralcio, ostacolando gli operai. Rfi tira dritto e spiega: «Le prossime aree del cantiere che verranno completate saranno progressivamente quelle esterne, in prossimità del parcheggio taxi e degli stalli per disabili. Successivamente si procederà con l’ultimazione graduale delle porzioni di piazzale adiacenti al fabbricato della stazione, verosimilmente a partire dai sedimi situati nei pressi della suddetta fermata».

Corsa contro il tempo

Manca una settimana esatta all’inizio delle scuole, a Treviso manca un capolinea terminale accettabile per sopportare il tran tran che si scatenerà con la prima campanella. E ieri ha piovuto sia in mattina che nel pomeriggio inoltrato, nel momento meno opportuno in vista della conclusione dei lavori. Per quanto riguarda la pensilina dei bus, il cordolo è già stato realizzato, l’impegno a finire in tempo è stato confermato dal tavolo che si è tenuto sul posto venerdì scorso, in cui erano coinvolte tutte le parti in causa, Mom e Ca’ Sugana si sono già esposte pubblicamente sulla faccenda.

Ma il tempo stringe e la possibilità che si vivano dei primi giorni di scuola problematici sul piano della mobilità aumentano, anche se dalle Ferrovie filtra ottimismo. Non sarebbe certo la migliore opzione, vista la situazione in cui versa la fermata degli autobus della stazione, momentaneamente “prestata” all’ombra del cavalcavia: prima circondata da sporcizia e degrado, con la recinzione dei cantieri aperta dall’unico sbocco che porta dalla strada direttamente ai binari.

Lunedì c’era ancora un bidone della Contarina del bar della stazione, capita nei giorni di raccolta in cui l’immondizia viene esposta in strada, in una delle corsie in cui passano i viaggiatori appena scesi dai mezzi pubblici. Il tutto in un fazzoletto di asfalto in cui la segnaletica a terra è insufficiente (e alla fine nessuno è ancora intervenuto per compensare con scritte e linee inconfondibili), senza spazi all’ombra, panchine per sedersi durante l’attesa o sufficiente ampiezza per le manovre degli autobus.

Rischi per la sicurezza

In fondo a viale Fratelli Bandiera rischiano di assieparsi migliaia di presenze, tra le decine di bus e navette che scaricheranno gli studenti provenienti dai vari istituti cittadini e non.

Un rischio vero e proprio, senza girarci attorno, con possibili ingorghi in uno spiazzo che non nasce di certo per accogliere un flusso su questi numeri. Andrebbe bene solo per gli ultimi giorni estivi, con autobus leggeri e meno passeggeri in giro per la Marca, solo per ora.

I pedoni

Funziona, invece, il semaforo che ha lavori completati regolerà il traffico dei bus a lavori finiti, ad oggi non fornisce alcuna indicazione valida sui sensi di marcia da seguire. E, qualora la pioggia compromettesse definitivamente i lavori e la prima campanella suonasse senza una viabilità ripristinata davanti allo scalo ferroviario, rischierebbero di sorgere altri problemi.

La zona del kiss and ride (il carico e scarico di viaggiatori, per intenderci) da qualche mese sarebbe in via Pinelli, ma pochi trevigiani hanno appreso realmente lo spostamento momentaneo e continuano a sostare con le quattro frecce in tutti i lati della strada. Occhio anche all’attraversamento pedonale selvaggio, cattiva abitudine di studenti distratti.

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