Spray urticante, l’autore confessa: ora la sospensione e attività utili

La preside del Besta: «Comportamento inaccettabile, anche se si è assunto le sue responsabilità»

Mattia Toffoletto
Uscita degli studenti dal Besta
Uscita degli studenti dal Besta

 

Potrebbe essere punito con qualche giorno di sospensione e, quasi sicuramente, lo svolgimento di un'attività socialmente utile con funzione rieducativa.

Sarà nei primi giorni della prossima settimana il consiglio di classe straordinario e disciplinare, che dovrà stabilire la sanzione per l'alunno di prima del Besta che martedì mattina ha azionato lo spray urticante in classe (si presume per rinviare la verifica di matematica, anche se lo studente nega), intossicando e mandando all'ospedale tre ragazzi, dimessi comunque in giornata e ieri tornati in aula.

Sempre ieri a lezione, al professionale di Borgo Cavour, c'era anche il quattordicenne che 24 ore prima, al cambio dell'ora, ha scombussolato la didattica dell'istituto: già martedì, accompagnato dalla madre, si è assunto le proprie responsabilità davanti alla preside Renata Moretti e l'indomani ha fatto altrettanto con il professore di matematica e i compagni di classe.

Le scuse del ragazzo 

Si sono presentati a scuola anche i genitori dello studente, esprimendo alla dirigente il forte dispiacere per il grave episodio. «Il ragazzo mi ha detto che non l'ha fatto per saltare il compito di matematica, che non sapeva quali potessero essere le conseguenze dell'utilizzo dello spray», riferisce la preside Moretti, «aggiungendo di averlo trovato per strada. Il ragazzo si è assunto le sue responsabilità, i genitori sono stati subito collaborativi. Ma il comportamento è stato inaccettabile: ci sarà una sanzione dal forte valore educativo, che possa far riflettere l'alunno sulle conseguenze del suo gesto. Conseguenze che sarebbero potute essere anche peggiori, se ci fosse stato qualche ragazzo allergico. Senza contare che, con il suo comportamento, ha anche distratto i carabinieri in servizio da altri impegni. E lo stesso discorso vale per il Suem».

Nessun caso simile 

Motivo per cui, per il consiglio di classe straordinario, sembra farsi largo l'ipotesi di una sanzione che, oltre a qualche giorno di sospensione, contempli un progetto rieducativo. Nel recente passato, in altre scuole trevigiane, agli alunni puniti sono toccati, ad esempio, lavori di pulizia.

L'intenzione è pensare a un'attività socialmente utile, magari in collaborazione con le forze dell'ordine o le cooperative con cui l'istituto collabora per le iniziative sulla legalità. «Il senso è restituire qualcosa alla società, dopo il danno commesso. La decisione potrà essere presa solo dal prossimo consiglio di classe, esteso a tutti i professori, rappresentanti di studenti e genitori», conclude la preside Moretti. Un caso simile, con lo spray urticante a mandare all'ospedale alcuni ragazzi, era successo nel 2022 al professionale Turazza. 

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