Sposato da appena 10 mesi «Era tutto casa e lavoro»

TREVIGNANO. Alessandro Marchesin, 54 anni dallo scorso 1 febbraio, si era sposato lo scorso giugno con Vincenza Liguori, 40enne originaria del Vicentino. La coppia non aveva figli. Abitava in via Belvedere, nella campagna di Trevignano, quasi in linea d'aria con l'Agrifung, l'azienda di produzione di funghi dove ieri mattina ha trovato la morte. Non lavorava da molto lì, da circa tre mesi. Prima aveva lavorato nell'edilizia e nel settore collegato degli impianti telefonici. «Aveva iniziato a lavorare alla impresa edile Zamprogno», racconta un cugino, «so che successivamente era stato alle dipendenze della Sirti. All'Agrifung era da poco tempo». Anche se non aveva maturato una lunga esperienza nel settore in cui lavorava da tre mesi, Alessandro Marchesin, dopo tanti anni da muratore, conosceva bene i rischi che si possono correre nel mondo del lavoro se non si presta la necessaria attenzione. Ma quel nastro trasportatore che si è messo improvvisamente in moto lo ha colto alla sprovvista e non ha fatto in tempo ad allontanarsi, trovando una morte orribile. Quando è avvenuto l'incidente la moglie Vincenza era al lavoro e i parenti si sono preoccupati di raggiungerla per prepararla, prima di informarla della tragedia. Il loro timore era che venisse a sapere della tragedia da qualche notiziario. Alessandro Marchesin abitava al civico 32 di via Belvedere. al piano terra di una abitazione che fa angolo con l'incrocio, poco più in giù abita il fratello Walter, aveva anche una sorella, Carla. Quello è il borgo dei Marchesin, una famiglia storica di Trevignano, una di quelle famiglie che un tempo erano patriarcali e lì attorno, ai margini dei campi, erano sorte le case dei vari componenti. Con Vincenza Liguori si era sposato nel giugno dello scorso anno, un matrimonio civile, in municipio davanti al sindaco Ruggero Feltrin. Alessandro Marchesin era un tipo schivo, lo conoscevano un po' tutti in paese, ma non frequentava compagnie e associazioni, era il classico uomo tutto lavoro e casa, quella casa che ieri pomeriggio era chiusa, le tapparelle abbassate, e dove ogni tanto arrivava qualche parente per fare le condoglianze ma al suono del campanello non rispondeva nessuno. (e.f.)
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