Spendeva metà stipendio in cocaina, preso il suo pusher

CAERANO SAN MARCO. Spacciava in centro a Caerano, in particolare dietro la chiesa o il tabacchino. Da almeno un paio d’anni era diventato un punto di riferimento per gli assuntori di polvere bianca. Ma venerdì pomeriggio, i carabinieri del reparto operativo della compagnia di Montebelluna, coordinati dal capitano Eleonora Spadati, lo hanno arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti. A finire dietro le sbarre A.A., 32 anni, disoccupato residente a Caerano.
È stato un suo cliente, un commesso di 30 anni della Marca, beccato dai carabinieri poco dopo essersi rifornito di coca dalla coppia di spacciatori, a confessare di essere un affezionato cliente da circa due anni. «In due anni» ha spiegato l’uomo «ho dilapidato 12.000 euro in cocaina».
Negli ultimi 24 mesi, infatti, il commesso si è rifornito in almeno 150 occasioni, pagando 80 euro al grammo. Quasi metà del suo stipendio mensile lo impegnava in droga.
L’uomo era da tempo finito nel mirino dei carabinieri della compagnia di Montebelluna. Per incastrarlo, senza destare sospetti, i militari hanno fermato ed interrogato diversi suoi clienti, dopo aver ricevuto la droga. Tutti hanno ammesso di essere consumatori e di essersi riforniti da lui di cocaina.
Il marocchino si faceva pagare 80 euro per ogni grammo di polvere bianca spacciata.
Ora si trova rinchiuso in una cella del carcere di Santa Bona, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni dovrà presentarsi in tribunale a Treviso per la convalida dell’arresto. Starà poi al giudice delle indagini preliminari stabilire se v’è il pericolo di reiterare il reato e quindi tenerlo in carcere o meno.
Nel frattempo i carabinieri di Montebelluna stanno cercando di risalire al fornitore di droga dello spacciatore maghrebino. (m.fil.)
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