Treviso, la Soprintendenza dice “sì” al multipiano Cantarane

Dopo i rincari il Comune punta all’accordo con Parcheggi Italia per accelerare il bando dei 200 stalli gratis al Foro Boario

Federico De Wolanski
Progetto nuovo park Cantarane
Progetto nuovo park Cantarane

Oggi i cento parcheggi dell’area Cantarane sono gratuiti. Da gennaio, con la revisione tariffaria fatta dal Comune, diventeranno a pagamento. Nel giro di uno o due anni raddoppieranno, non nel costo ma nel numero.

Due giorni fa la Soprintendenza ai beni culturali del Veneto ha confermato all’amministrazione il suo via libera al progetto che cambierà completamente i connotati dell’area in via Nazario Sauro.

Un atto che serviva, soprattutto per oliare l’ultima fase della trattativa con Parcheggi Italia, quella avviata nell’impossibilità di realizzare il parcheggio interrato in Piazza Vittoria e convertendo il vecchio accordo fatto dall’amministrazione di centrosinistra in un nuovo programma per la sosta. Il Cantarane, in questo piano, era un fulcro fondamentale visto che se ne prevede la trasformazione in un multipiano da 200 parcheggi circa ad opera di Parcheggi Italia che ne avrà la gestione e gli incassi.

Per non ritrovarsi nelle identiche condizioni del park Vittoria (ovvero un lungo stallo tecnico in attesa di un parere della Soprintendenza ancora mai arrivato), il Comune ha chiesto all’Ente di tutela di confermare il disco verde che aveva dato ancora dieci anni fa al progetto disegnato dallo studio trevigiano Mzc, approvato e mai realizzato. La Soprintendenza ha detto sì: si può fare.

Di fatto quindi l’amministrazione ora ha tutte le carte per portare Parcheggi Italia alla firma. Un accordo che serve a tutti, ora più che mai. E che non a caso a Ca’ Sugana viene dato come «imminente».

Parcheggi Italia dopo trent’anni di balletto (prima il Park Vittoria, poi Cantarane e Pattinodromo, poi ancora Park Vittoria ed ora di nuovo Pattinodromo e Cantarane) ha voglia di chiudere definitivamente i conti con Treviso e mettere in moto i cantieri; Ca’ Sugana invece oggi, nel pieno della bufera sugli aumenti tariffari, ha bisogno di mettere in moto il grande progetto della sosta che ha legato all’accordo con parcheggi Italia, in primis la realizzazione del fast park al Foro Boario (più 200 stalli gratis), da finanziarsi proprio con i risparmi legati all’accordo con Parcheggi Italia.

Serve come l’aria, perché solo con la prospettiva di 200 nuovi stalli gratuiti appena fuori mura il Comune potrebbe ammorbidire il fronte di opposizione ai rincari sui parcheggi.

Certo, per vederli realizzati, dicono anche da Ca’ Sugana, ben che vada serviranno almeno nove mesi (quindi in autunno), ma almeno con il contratto in mano si darebbe una prospettiva capace (forse) di ammorbidire le tensioni con pendolari e commercianti. —

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso