Soldato di Fontanelle disperso nel ’43, trovano la sua piastrina

FONTANELLE. Ci sono voluti 74 anni e un appello su Facebook perché la famiglia conoscesse il destino toccato a Ilario Casagrande, soldato fontanellese classe 1923 partito per il fronte nel 1941. Dopo due anni di guerra in fanteria, Ilario era stato spostato nel Sud per fronteggiare l’invasione alleata della Penisola, iniziata in Sicilia fin dal luglio 1943.
Era ancora al Sud quando, il 3 settembre 1943, lo Stato Maggiore italiano e quello Alleato firmarono l’armistizio di Cassibile, con il quale l’Italia si consegnava senza condizioni agli anglo-americani. Le fonti ufficiali riportano come data del decesso probabile il 7 settembre 1943, ma non si sa con certezza come Ilario sia morto. È probabile che, semplicemente, il soldato Casagrande non abbia risposto all’appello della mattina dell’8 settembre, forse perché era morto in combattimento. Il suo corpo non era stato cercato subito e Ilario, appena ventenne, fu dato per disperso. La famiglia lo aveva dovuto accettare, anche se nessuno di loro si era rassegnato.

Tornati a casa dopo la guerra, i fratelli Casagrande avevano raccontato per molti anni la storia del loro fratello disperso: lo rivolevano a Santa Maria del Palù, la frazione di Fontanelle nella quale erano cresciuti insieme negli anni che avevano preceduto la Seconda Guerra Mondiale. Ma alle loro richieste era seguita la risposta peggiore: dopo anni di ricerche infruttuose, la Repubblica aveva dovuto dichiarare la morte presunta di Ilario Casagrande, il cui corpo non è mai stato trovato. Dopo decenni di silenzio, è stato il caso ad illuminare di nuovo la storia del soldato 20enne scomparso ad un migliaio di chilometri da casa nel settembre 1943.

Un paio di mesi fa Peppe Chierchia stava passeggiando nella campagna di Castel Volturno, località marittima della provincia di Caserta, quando si imbatté in una targhetta militare arrugginita e consumata dal tempo. Appena la vide, Peppe se la mise in tasca: «Sono un appassionato di storia locale, non è la prima volta che mi capitano questi ritrovamenti», dice.
E infatti il litorale casertano è stato interessato da numerosi sbarchi e da altrettanti scontri armati che hanno visto contrapporsi nazifascisti ed Alleati durante la guerra. Peppe ha subito iniziato a cercare la famiglia di “Ilario Casagrande di Dante e Cancian Luigia cl. 1923 Fontanelle (Treviso)”, come recita la targa identificativa. E la trovò, ma poi perse i contatti con la famiglia del militare fontanellese. Ci ha riprovato domenica 24 dicembre, quando ha postato su Facebook la foto della targhetta chiedendo massima condivisione: «Voglio restituirla ai legittimi proprietari e far tornare a casa quel ragazzo».
E c’è riuscito. Il post ha ottenuto più di 6mila condivisioni in due giorni ed è arrivato in molte famiglie fontanellesi. Di lì è stato un susseguirsi di ricerche che alla fine hanno colto nel segno: «La sera di Natale un amico ci ha avvisati del post e ci ha chiesto se quell’Ilario Casagrande fosse un nostro parente», racconta Flavio Casagrande, pronipote di Ilario, «adesso ci metteremo al lavoro per capire se quella piastrina appartenga proprio al mio prozio».
E per farlo la famiglia potrà avvalersi anche dell’aiuto degli uffici comunali di Fontanelle: «Ho visto anch’io il post e mi sono incuriosito», dice Ezio Dan, sindaco di Fontanelle. Già stamattina, alla riapertura degli uffici, il Comune cercherà di capire meglio la storia di Ilario. Dopo 76 anni, un pezzo della storia di quel soldato potrebbe tornare a casa.
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