Smog, a Treviso resta l’allarme Domenica ecologica, se piove salta

Qualità dell’aria e inquinamento per superamento del limite annuo di polveri sottili (Pm10): Treviso nel 2013 si è piazzato al sedicesimo posto tra i capoluoghi più inquinati d’Italia. È andata...

Qualità dell’aria e inquinamento per superamento del limite annuo di polveri sottili (Pm10): Treviso nel 2013 si è piazzato al sedicesimo posto tra i capoluoghi più inquinati d’Italia.

È andata meglio degli anni precedenti, ma siamo comunque messi male: nel 2013 gli sforamenti giornalieri del limite di Pm10 per ogni metro cubo d’aria sono stati 70, contro un limite di guardia fissato dalla Comunità europea in un massimo di 35 sforamenti giornalieri all’anno della soglia di 50 microgrammi per ogni metro cubo d’aria che respiriamo.Dati che emergono dai rilevamenti dell’Arpav dalla centralina di via Lanceri di Novara, confluiti nello studio pubblicato ieri da Legambiente sulla qualità dell’aria intitolato “Pm10 ti tengo d’occhio”: lo scorso anno sono state 43 le città capoluogo fuori dai limiti di legge per le polveri sottili. A guidare la classifica Torino (126 sforamenti annui), Napoli (120) e Frosinone (112). A scendere Milano (81) in nona posizione, Verona primo capoluogo veneto per allarme Pm10 con 79 sforamenti all’undicesima posizione, seguita da Vicenza con 78 sforamenti alla dodicesima posizione, Venezia con 74 sforamenti alla 14esima posizione e appunto Treviso con i suoi 70 sforamenti, sedicesimo capoluogo. Come si vede, siamo praticamente ai livelli negativi di città ben più grandi. Insomma, la qualità dell’aria resta bassa, anche se paradossalmente negli ultimi anni, dopo i picchi del 2004, 2005, 2006, 2007 ma anche del 2011 (fu un inverno senza piogge) è comunque migliorata per due motivi congiunti: la crisi economica che ha ridotto l’uso dell’auto e gli ultimi inverni particolarmente piovosi, e solo pioggia e vento sono davvero efficaci nell’abbassare il limite di Pm10, prodotte da traffico ma anche dai riscaldamenti domestici.

L’amministrazione Manildo, come la precedente, ma con più serietà, sta cercando di contribuire a rendere l’aria più pulita con il blocco della circolazione fino alle Euro 2, che durerà fino ad aprile; ma anche con le domeniche a piedi, come quella in programma per dopodomani. Ma attenzione: in caso di pioggia, la domenica ecologica del 16 febbraio verrà sospesa. Lo ha annunciato ieri il vicesindaco Roberto Grigoletto al termine di un meeting con Ivo Rossi e Giorgio Rossi, sindaci di Padova e Venezia. La domenica a piedi della Pa-tre-ve probabilmente, dunque, non si farà nemmeno questa volta viste le previsioni meteo per il fine settimana. Però a Venezia e Padova il meteo non inciderà, in quanto gli eventi organizzati dalle amministrazioni potranno essere trasferiti in spazi coperti. «Noi abbiamo il mercatino dell’antiquariato, che non possiamo spostare», precisa invece Grigoletto. La decisione verrà quindi presa comunque la mattina stessa, visto che il blocco della circolazione, che è previsto solo dentro le mura, scatterà dalle ore 10 alle 18.

A Ca’ Sugana hanno stabilito che anche in caso di pioggia leggera lo stop alle auto verrà sospeso. E nel caso in cui la mattina il tempo sia clemente e cominci a piovere nel pomeriggio, solo in quel momento verranno tolte la transenne dal Put, ai varchi di accesso al centro. (a.z.) e (f.c.)

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