Skinhead a Revine, il Pd con i partigiani
Puppato all'attacco: «Quel raduno deve essere fermato»

Il Fronte skinhead ha organizzato un raduno a Revine
VITTORIO VENETO.
«Mi attiverò personalmente presso la questura e la prefettura per scongiurare un evento che, al di là dei contenuti, rischia di essere pericoloso per l'ordine pubblico». Lo fa sapere Laura Puppato, capogruppo regionale del Pd, prendendo posizione contro il raduno europeo delle teste rasate a Revine, sul finire della prossima settima. La manifestazione ha l'autorizzazione della prefettura di Treviso. «Inoltre come Partito Democratico parteciperemo con i nostri amministratori, dirigenti e militanti a tutte le iniziative che l'Anpi deciderà di mettere in campo nei prossimi giorni: i partigiani e il suo presidente Umberto Lorenzoni non saranno soli», assicura Puppato. L'Anpi, infatti, ha annunciato domenica a Pian de le Femene, sopra Revine, che sta promuovendo una mobilitazione di risposta agli skinheads. «Una mobilitazione culturale oltre che politica - precisa, dal canto suo, Puppato - dal momento che l'antifascismo è in maniera inequivocabile nel Dna del Partito Democratico». Già in queste ore, peraltro, è in corso la vigilanza da parte delle forze dell'ordine; sono stati impegnati ben 100 agenti. Commentando, poi, lo striscione in onore di Rudolf Hess, a Pieve di Soligo, Puppato ribadisce che «è un atto gravissimo di offesa alla memoria comune europea. Significa che nelesistono ancora delle frange estremiste». (f.d.m.)
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