Simboli, scheletri e misteri sulla via dei pellegrinaggi

Da Ormelle all’Asolano, Breda di Piave e Treviso le tracce degli antenati A Tempio un luogo strategico, a Pagnano un gigante sepolto nella chiesa

RONCADE. Tempio di Ormelle, Pagnano d'Asolo, Breda di Piave, Treviso. La geografia degli antichi templari ha nella Marca uno dei suoi crocevia tra certezze storiche, misteri, studi e supposizioni. E i templari d'oggi non si stancano di cercare altri luoghi dove passarono i loro antenati cavalieri. Una ricerca che passa attraverso l'individuazione dei simboli templari - la croce e il cavallo con due cavalieri sono i principali - lasciati sugli edifici e risparmiati dal tempo e dalla storia.

Un lavoro non semplice, come raccontavano ieri alcuni confratelli al convegno al castello di Roncade, tenuto conto che dopo il 1312, con la soppressione dell'Ordine da parte del Concilio di Vienna, sull’onda di sospetti e repressioni feroci, venne cancellata la maggior parte dei simboli templari. Nella Marca, alcune tracce dei templari sono più che evidenti. Come la chiesa di Tempio di Ormelle - intitolata in origine a Santa Maria e dal 1777 a San Giovanni Battista - costruita con ogni probabilità nel XII secolo dall'Ordine dei Cavalieri del Tempio. Un luogo strategico, quello di Tempio, lungo la via Opitergium-Tridentum (Oderzo-Trento) e vicinissima alla Postumia che collegava Aquileia a Genova, ma soprattutto sulla via dei pellegrinaggi via terra verso la Terra Santa. La chiesa era compresa in un complesso detto Masòn, luogo di sosta per chi a piedi raggiungeva Gerusalemme. Con la soppressione dell'Ordine e l'arrivo dei Giovanniti (l'Ordine di Malta), la chiesa venne ampliata e l'ostello per i pellegrini divenne un'azienda agricola. In Pedemontana, le tracce dei templari portano alla chiesa di San Giovanni, a Pagnano d'Asolo, al termine della via che collegava Padova ad Asolo. Sarebbe stato il vescovo di Treviso a insediare i templari a Pagnano per costruire una chiesa e un ospizio. La certezza della presenza templare su quest'angolo dei colli asolani è arrivata nel 1961. Sotto il pavimento della chiesa durante il restauro sono state rinvenute due tombe con le lapidi. "Nel sepolcro giù dal coro attuale, in mezzo, abbiamo trovato alcuni corpi consunti, ridotti a scheletri. Però, uno di questi corpi era ben conservato con le vesti da cavaliere, con i calzari", aveva scritto don Luigi Busi, parroco al tempo del ritrovamento, in un documento ora conservato negli archivi parrocchiali. Ulteriori testimonianze raccontano che uno degli scheletri era di un uomo alto un metro e novanta. Un gigante per l'epoca, tanto che si suppone la sua origine nordica, forse normanna. Resta il mistero sul motivo per cui si trovasse a Pagnano, o nelle vicinanze, quando è stato colto dalla morte.

Anche a Breda di Piave c'è una traccia del passaggio dei templari nella chiesa di San Paolo, costruita nel 900 dai monaci benedettini. Un documento nel 1310 attesta che tra il 1297 e il 1307 la chiesa e il castello attiguo passarono sotto la gestione dei templari. A Treviso, la chiesa oggi conosciuta come San Gaetano in via Carlo Alberto, di fianco alla ex Questura, è stata edificata nel XIII secolo ed è stata sede dell'ospizio dei Cavalieri templari: qui trovavano ricovero i pellegrini che scendevano dal Friuli e dal Bellunese ed erano diretti a Venezia, oltre che quelli in viaggio lungo la Postumia. Con la soppressione dell'Ordine, venne affidata ai Cavalieri gerosolimitani che la chiamarono San Giovanni Battista al Tempio.

Infine l'abbazia di Follina, monastero cistercense che secondo alcuni potrebbe avere avuto dei legami anche con i templari. (ru. b.)

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