Silea, il Comune più rosa della Marca
Sindaco, vicesindaco, assessore, segretario comunale: i ruoli apicali di Silea ricoperti da donne. Cendron in vista dell’8 marzo: «Non vorremmo essere un’eccezione».

Tutte donne nei ruoli apicali. In provincia di Treviso, il Comune di Silea fa scuola sul fronte delle pari opportunità: è il solo, infatti, in cui i ruoli principali della macchina amministrativa sono ricoperti da donne, a cominciare dal sindaco Rossella Cendron e proseguendo con il vicesindaco e assessore al bilancio e ai lavori pubblici Ylenia Canzian, l’assessore alla cultura e all’istruzione e capogruppo di maggioranza Angela Trevisin (sul fronte politico) e il segretario generale Nicoletta Mazzier (sul fronte amministrativo). La giunta è dunque composta dal sindaco e da due assessori donne, che amministrano insieme a due assessori uomini. Il Consiglio Comunale, invece, è formato da quattro consiglieri donne e quattro uomini.
«Quello che vorremmo», spiega il sindaco Rossella Cendron, «non è rappresentare un’eccezione, bensì un segnale del cambiamento culturale in atto ormai da un ventennio. Sul piano nazionale e internazionale le donne hanno conquistato ruoli politici ai massimi livelli, dalla Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, alla neosegretaria del Partito Democratico Elly Schlein e alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Layen, e anche nella nostra provincia ci sono molti esempi di buone prassi di donne che amministrano insieme ad altre donne. Le donne oggi scelgono le donne per la loro competenza, la dinamicità e l’approccio al bene comune, è questo il vero cambiamento di cui dobbiamo avere consapevolezza».
«Siamo un caso unico in provincia di Treviso», assicura il vicesindaco Ylenia Canzian, «e in Veneto ci risulta ci siano solo altri due comuni paragonabili al nostro per la presenza di donne nella governance, tuttavia sono due Comuni di dimensione diversa dal nostro, pertanto, Silea è un caso unico. Quella del sindaco Rossella Cendron è risultata una scelta vincente in quanto si è creata tra di noi una sinergia di lavoro, un’affinità nel modo di agire e di rigore nella preparazione davvero unica. Ci sentiamo testimoni del tempo del cambiamento, che seppur lento, è in atto: non ci sono ruoli che le donne non possono assumere, ciò che conta sono competenza, impegno e dedizione».
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