Sicurezza nel parco dello Storga, la Provincia assolda i vigilantes

Le guardie in servizio due giorni alla settimana fino a sera. Controlleranno la rete dei sentieri contro i malintenzionati
Federico De Wolanski
Una passeggiata nel parco dello Storga
Una passeggiata nel parco dello Storga

TREVISO. Per la sicurezza dei frequentatori del parco dello Storga, il controllo del dedalo di sentieri che lo attraversa e pure dell’area degli orti urbani la Provincia di Treviso ha deciso di mettere in campo i vigilantes privati.

L’accordo è stato raggiunto nei giorni scorsi con Sicuritalia, la società che si occupa della sicurezza degli edifici provinciali, e prevede la presenza delle guardie private due giorni a settimana per sette ore da metà maggio – quindi dai prossimi giorni – fino a ottobre, quando il cambio di stagione ridurrà la frequentazione della grande area verde tra Acquette e S. Artemio.

A indurre la decisione dell’Ente, titolare del parco, sono state sia questioni di ordine burocratico, che gli spiacevoli episodi verificatisi in passato quando alcuni frequentatori del parco – donne in primis - vennero disturbate dalla presenza di esibizionisti.

Furono casi isolati cui seguirono pattugliamenti nella zona anche ad opera della polizia locale. I protagonisti delle molestie però riuscirono a sparire.

Non avendo schiere di agenti di polizia provinciale tali da poter gestire anche il controllo del parco, ed avendo ancora in essere il contratto di guardiania con la Sicuritalia, la Provincia ha deciso così di impiegare i vigilantes anche nell’area verde: «un servizio di vigilanza» spiega l’incarico della Provincia, «al fine di garantire maggiore sicurezza e una maggiore tutela del territorio».

Nelle prossime settimane infatti complice la ripartenza, la bella stagione, e l’avvio di varie attività all’interno dell’area verde e del museo etnografico di Case Piavone, l’Ente prevede che lo Storga diventi una zona molto frequentata sia da sportivi che da famiglie, anziani e bambini. Di qui la volontà di aumentare i controlli in zona. I vigilantes – armati – avranno a disposizione i mezzi per muoversi all’interno dell’area.—

 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso