Si vendica della collega il cellulare sul sito hard

MONTEBELLUNA. Una vendetta atroce: pubblicare il numero di telefono del capoufficio (donna) in un sito di incontri hard, farla bersagliare di chiamate, assediare di pervertiti e erotomani. E tutto questo dopo una furibonda litigata in azienda.
Succede in una nota fabbrica di Crocetta del Montello dove l’uomo, 40 anni, originario di Montebelluna, e la donna, cinquantenne della zona, collaborano ormai da tempo a livello dirigenziale. Tutto inizia alcuni mesi fa, quando la donna, sposata con figli, inizia a ricevere delle strane telefonate e dei messaggi inequivocabili ma inspiegabili. C’è chi la chiama con la voce rotta dall’eccitazione chiedendo d’incontrarla. E lei chiude la comunicazione. Chi la sveglia in piena notte dicendo di essere pronto a fare di tutto. E lei stacca il telefono. Chi le manda dei messaggi con scritto «grrrr», come fosse un felino. E lei non risponde. E c’è infine chi la avvicina con fare più amorevole chiedendo dove si possono incontrare. È a quest’ultimo oscuro pretendente che la donna decide di chiedere chiarimenti. «Ma chi le ha dato il mio numero»? Lui, titubante, non capendo le ragioni di tanta reticenza le dice «beh, sei tu che hai pubblicato l’annuncio su internet». La donna spiega l’equivoco, poi corre al pc. E dal pc va immediatamente dai carabinieri. In rete ha scoperto che al suo cellulare era associato un messaggio chiarissimo nella sezione «messaggi adulti» di Infoannunci.it: «montebellunese 50 anni, italiana, giovanile, offro compagnia per riempire i miei spazi liberi, massima riservatezza». A quel punto scatta l’indagine. I carabinieri di Crocetta e quelli di Montebelluna contattano il gestore del sito, e dopo questo la compagnia telefonica. Risargono all’indirizzo del Pc da cui è stato inserito il messaggio: è nell’azienda della donna. Lì, passano in rassegna tutti i pc scoprendo che solo uno è stato ripulito di recente. È quello del suo collega. Il computer viene passato agli esperti che ricostruiscono le tracce delle ultime operazioni trovando i segni della registrazione al sito di annunci. È stata fatta proprio due giorni dopo la grande litigata in ufficio, un diverbio che si è fatto sentire nei corridoi e dal quale lui era uscito perdente. A quel punto le denuncia è immediata. Il collega, quarantenne, una vita sentimentale piuttosto turbolenta, viene denunciato per sostituzione di persona, divulgazione di dati sensibili e ingiurie. Ma lui nega: «È tutto un equivoco, non c’entro».
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