Si schiantano con lo scooter rubato Muoiono due ragazzi di 22 e 17 anni

Le vittime sono un marocchino di Mogliano e un minorenne originario della Guinea che viveva in paese

CARBONERA. Prima la fuga ad alta velocità in sella ad uno scooter rubato e poi lo schianto. Sono morti sul colpo il marocchino Abdessamad Es Safi, 22 anni di Mogliano, e il guineano Mamadou Bassirou Balde, 17 anni di Carbonera. Due giovani vite spezzate contro un muretto di cemento, ieri notte, in via Brigata Marche in località Castello a Carbonera. Una bravata pagata a carissimo prezzo da Mamadou e Abdessamad, sulla quale la procura ha aperto un fascicolo e i carabinieri della compagnia di Treviso stanno accentrando le loro indagini.

Il furto

Gli investigatori di via Cornarotta vogliono capire se siano stati i due giovani a mettere a segno, a notte fonda, il furto dello scooter con il quale si sono schiantati. Per il momento, infatti, i loro due nomi erano praticamente sconosciuti alle forze dell’ordine. Non c’è quindi una pista investigativa che giustifichi un furto o una ricettazione da parte dei due ragazzi. Quello della bravata sembra la giustificazione più plausibile. Il furto è avvenuto nel cortile di un’abitazione di via Castello d’Amore a Treviso, a due passi dal comando della polizia locale. Lo scooter Kymko è di proprietà di un trevigiano, Riccardo Gatti, 38 anni.

Chi l’ha rubato ne ha manomesso il blocco d’accensione e poi in tutta fretta è fuggito, temendo di essere scoperto. Di sicuro, se non sono stati i due giovani a rubare il mezzo, lo hanno preso in consegna poco dopo il furto. Non avevano con sé il casco.

La fuga sullo scooter rubato è durata poco meno di due chilometri. Una manciata di minuti per coprire la distanza che separa via Castello d’Amore da via Brigata Marche a Carbonera. Due chilometri percorsi ad alta velocità, nella notte, con la strada bagnata dalla pioggia e con l’incoscienza della giovane età. Hanno imboccato via Selvana fino a viale Brigata Marche. È qui, nel rettilineo che collega Treviso a Carbonera, che il conducente ha dato gas al massimo.

L’incidente

Mentre percorrevano il rettilineo, in direzione di San Biagio, qualcosa è andato storto. Lo scooter ha toccato probabilmente il cordolo del marciapiede. Tenere in strada il bolide su due ruote è stata un’impresa impossibile. Lo scooterone è scivolato sull’asfalto mentre i due ragazzi si sono schiantati contro un muretto, nei pressi del circolo culturale “Libro Portico”.

I soccorsi

Mamadou e Abdessamad sono morti sul colpo. A dare l’allarme sono stati un automobilista arrivato sul posto poco dopo l’incidente ed un residente della zona, risvegliato nella notte dal botto dello schianto. I soccorritori del 118 sono arrivati in via Brigata Marche poco meno di una decina di minuti più tardi ma al medico non è rimasto altro che constatare il decesso dei due giovani. Il tratto di strada, dove è avvenuta la tragedia, è stato chiuso al traffico per diverse ore. Sul posto i carabinieri della compagnia di Treviso hanno effettuato i rilievi sotto la luce delle fotoelettriche dei vigili del fuoco che hanno illuminato a giorno la zona. Ai militari è stato affidato anche l’ingrato compito di dare la triste notizia ai familiari dei due ragazzi morti.

Il cordoglio

A Carbonera Mamadou viveva con i genitori e i due fratelli da quasi un anno e mezzo. Era un ragazzo chiuso e riservato anche in famiglia. Frequentava le scuole serali dell’istituto alberghiero Alberini di Lancenigo. Negli ultimi tempi i familiari erano preoccupati dalle compagnie che aveva iniziato a frequentare. Anche Abdessamad, marocchino, elettricista in una ditta di Villorba, aveva vissuto in passato a Carbonera e a Treviso prima di trasferirsi in via Roma a Mogliano Veneto.—

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