Si schianta in auto: muore due ore dopo

MONTEBELLUNA. Tragico incidente l'altra sera in via Erizzo a Pederiva. Ha perso la vita Marco Stefanon, 35enne di Istrana, scontratosi con una macchina condotta da una ragazza uscita da una laterale senza dargli la precedenza. Il giovane, che abitava a Villanova di Istrana con la sua ragazza, stava percorrendo via Erizzo, in località Pederiva. Era andato a trovare degli amici e stava facendo ritorno verso casa.
Erano le 20.20, aveva appena oltrepassato il cartello stradale che indicava l'inizio del territorio comunale di Montebelluna quando è uscita da una strada laterale una Seat Ibiza condotta da M. V., una ragazza di 21 anni residente a Montebelluna. Probabilmente la giovane non ha visto arrivare la Fiat Punto del 35enne di Istrana, non l'ha notata e si è immessa sulla provinciale che collega Montebelluna a Valdobbiadene, poco prima del confine tra il capoluogo montelliano e Crocetta.
Inevitabile lo scontro. La Punto ha colpito col muso la fiancata destra della Seat Ibiza, quindi è finita nella scarpata laterale e lì è terminata la sua corsa. Il giovane forse non aveva le cinture allacciate, perché con la testa ha colpito il cristallo anteriore e con il torace il volante. Non sembrava però nulla di particolarmente grave per nessuno dei due conducenti. Marco Stefanon, che avrebbe compiuto 36 anni il prossimo ottobre ed era impiegato in una azienda della zona, era uscito da solo dalla sua macchina, aveva riportato un trauma facciale a causa del colpo contro il cristallo e un trauma toracico perché era finito contro il volante. Ma sembrava che non avesse riportato gravi lesioni. Anche la ragazza 21enne aveva riportato dei traumi, ma di lieve entità perché la Punto era finita contro la fiancata destra, dalla parte opposta a dove si trovava.
Appena avvenuto lo scontro, gli automobilisti in transito si sono fermati per soccorrere i due ed è stato chiesto l'intervento del Suem che ha mandato sul posto un'ambulanza dell'ospedale di Montebelluna. Marco Stefanon parlava tranquillamente, non voleva nemmeno andare in ospedale, preferiva tornare a casa. Alla fine lo hanno convinto a salire in ambulanza per essere portato al pronto soccorso dell’ospedale di Montebelluna per essere visitato e vedere l'entità delle lesioni. Lo stesso per la ragazza di Montebelluna. In ambulanza il giovane di Istrana spiegava all'infermiere come era avvenuto l'incidente mentre stavano andando a sirene spiegate verso il pronto soccorso.
Insomma sembrava che non ci fosse proprio nulla di grave, tanto che sia a lui che alla ragazza era stato assegnato un codice 2, ossia lesioni lievi. Poi improvvisamente il dramma: il trentacinquenne ha cominciato a sbiancare ed ha perso i sensi. Era stato colpito da un arresto cardiaco. In pronto soccorso è subito scattata l'emergenza. Hanno provato col defibrillatore, hanno praticato il massaggio cardiaco, ma il giovane non si riprendeva e perdeva sangue dalla bocca, forse per una emorragia interna. Gli altri utenti in sala d'aspetto hanno capito che stava accadendo qualcosa di grave perché sul monitor era apparsa la scritta “emergenza in corso” e gli ingressi negli ambulatori del pronto soccorso erano fermi.
Nel frattempo in via Erizzo la Polstrada di Castelfranco effettuava i rilievi dell'incidente e i due veicoli coinvolti venivano recuperati dal carro attrezzi della Carrozzeria Caonada. I medici hanno provato a lungo di rianimare Marco Stefanon, alla fine hanno dovuto arrendersi e alle 23 il cuore ha cessato definitivamente di battere. È stata disposta l'autopsia, che verrà eseguita oggi, per capire cosa ha provocato quell'inaspettato arresto cardiaco che ha stroncato il 35enne di Istrana. Solo l’esame autoptico potrà dire con certezza quali sono stati le reali cause della morte.
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