Sfilata record per 60 mila Vince “Madre Natura” L’ambiente batte la satira

Nicola chiede a Beatrice di sposarlo in ginocchio sul carro di Porcellengo Premio allegoria a Pieve del Grappa, frutto della fusione comunale. Mura strapiene

TREVISO. In 30 mila sugli spalti naturali delle mura, altrettanti per le vie della città. Il Carnevale Trevigiano 2019 ha celebrato con un record la sfilata di 23 carri e gruppi allegorici, dalla Marca e fuori provincia.

Festa, satira (meno degli anni scorsi) ed allegria, e anche una speciale proposta di matrimonio, perché Nicola Crosato, tra gli organizzatori del carro (vincitore) di Porcellengo, alla fidanzata Beatrice Favotto, ballerina nel gruppo. Il «sì» è arrivato, prime che i due scoprissero di far parte del carro vincitore “Madre Natura”.

Il “premio allegoria”, invece, alla scuola primaria Madonnina di Pieve del Grappa, neonato comune trevigiano nato dalla fusione di Crespano e Paderno.

Mura strapiene: da piazzale Burchiellati al bastione San Marco, un fiume di famiglie ha invaso gli spalti, in un tripudio di colori, maschere e coriandoli. E sono fioccate – prima con i passaggi dei gruppi a piedi, o in bici, o ancora a bordo di altri “mezzi fai da te”, poi con quelli dei carri – le inevitabili battute in dialetto. Come per l’enorme chef Cannavacciuolo che prova a cucinare i «politici furfanti coi loro magna magna» e un menù che vede di antipasto le «zucche vuote». Poi spazio ai cartoni animati, alla Regina Elisabetta, all’evergreen Casanova seduttore, ai Cowboy del West fino al Re Carnevale. Applauditissimi i Vigili del fuoco e i Lego. A questi ultimi lo speciale riconoscimento Allegoria, per la «capacità di fare comunità, partendo dal progetto del carro».

E il carro vincitore?Un monito per l’ambiente, la sua difesa, e il rispetto della natura. Artefice la Compagnia dell’allegria di Porcellengo. Nome: “Madre Natura” (e vien da pensare che arriva da un comune pieno di cave) quella che deve vincere sulle «città grigie».

Ed è sempre il carro trionfatore ad aver regalato uno dei “fuori programma più significativi. «Mi vuoi sposare?» ha infatti scandito in ginocchio, al centro di piazza Duomo, il 26enne Nicola Crosato rivolgendosi alla fidanzata Beatrice, classe 1992, di Postioma. Il fatidico «sì», tra stelle filanti e applausi (e pure qualche lacrima), non è tardato.

E poi via, a tornare a sfilare lungo il percorso. Ma come spiega lo stesso Nicola poco dopo la vittoria - sancita con la consegna della coppa a firma Marco Varisco - non era uno scherzo. «Sfilo da quando ho 4 anni, e dopo 9 anni di fidanzamento ho pensato che questo momento potesse essere significativo. Stiamo ancora metabolizzando, ma siamo felicissimi».

Infine, i progetti. «In due anni puntiamo a far diventare Treviso la capitale del Veneto del carnevale di carri e bambini» la sfida lanciata dal palco da Nicola Arrigoni, vicepresidente di Carnevali di Marca. Euforico il sindaco Mario Conte: «Non c’è stato nessun aspetto negativo, è stata l’edizione dei record. Treviso è stata straordinaria».

Talmente straordinaria che nel passaggio in piazza Pio X il sindaco, e l’assessore regionale Federico Caner si sono visti “piovere” addosso un sacchetto di fritoe fatte cadere dalla finestra da una signora.

In giuria anche l’olimpionico Igor Cassina, trevigiano d’adozione: «a Treviso ho fatto la prima maratona e ora pure la prima volta come giurato: bellissimo» . —

Alessandro Bozzi Valenti

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