Serramenti trevigiani di Mogs per l’ex caserma austriaca

TREVISO. C’è un’impronta trevigiana nel restauro dell’imponente complesso di Santa Marta a Verona destinato a ospitare la facoltà di Economia. I serramenti sono stati forniti da Mogs, un’azienda...

TREVISO. C’è un’impronta trevigiana nel restauro dell’imponente complesso di Santa Marta a Verona destinato a ospitare la facoltà di Economia. I serramenti sono stati forniti da Mogs, un’azienda trevigiana fondata con coraggio nel 2008, nonostante le nuvole minacciose della crisi economica alle porte, da tre imprenditori all’epoca trentacinquenni: Rossella Ascione, Massimo Boccalon e Michele Bortolon, nati e cresciuti in città e dintorni.

«Abbiamo messo insieme le nostre competenze tecniche nel settore, la conoscenza del mercato e una grande passione per l’architettura», dicono in Mogs.

Una scommessa riuscita, se oggi la società può mettere anche la sua firma sul recupero dell’ex caserma austriaca costruita a Verona a metà Ottocento e che comprendeva un panificio capace di fornire pane e gallette agli oltre centomila militari dell’esercito del Lombardo-Veneto.

Più che un semplice restauro l’intervento veronese è stato definito «un’opera di architettura contemporanea»: con il progetto Massimo Carmassi, già docente allo Iuav di Venezia, si è aggiudicato quest’anno la Medaglia d’oro  all’architettura italiana.

Per l’azienda trevigiana è la conferma della bontà dell’intuizione iniziale: l’offerta di un prodotto altamente specialistico nel mercato dei serramenti orientato alle realizzazioni dell’architettura più “colta” ed avanzata. I punti di forza sono stati delineati sin dall’avvio dell’attività: la sfida dell’innovazione tecnica, la cura del design, sostenibilità, sicurezza e risparmio energetico.

Mogs, che ha sede a Treviso in viale Trento e Trieste, ha una ventina di dipendenti tra interni ed esterni. In meno di dieci anni si è imposta a livello nazionale e sta ottenendo significative commesse dall’estero.

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