Se la prende con il bar, condannata
Post diffamatorio, ventenne dovrà risarcire diecimila euro
LORIA . Ci sono voluti tre anni, ma alla fine il tempo è stato galantuomo, restituendo dignità al titolare e ai dipendenti dello Special Movida di Loria, che erano stati accusati di aver fatto sparire un Iphone ad una loro cliente, ora condannata per diffamazione: la sua denuncia, o meglio i suoi sospetti, non li aveva espressi in via riservata alle forze dell'ordine, ma l'aveva spiattellata sulla sua pagina Facebook. Era il due settembre 2014, quando A.B., marosticenze ora 23enne, si era accorta di non avere il suo Iphone 5 dopo una serata alla nota pizzeria-pub: e si era convinta che il locale se ne fosse impossessato: «Vorrei fare un ringraziamento speciale allo staff del Movida che ieri sera ha deciso di intascarsi il mio stupendo iPhone 5. Siete degli infami. La prossima volta che andate al favoloso Special Movida, tenetevi le vostre cose ben strette». Un post che, ovviamente, non aveva entusiasmato il titolare Giuseppe Bonaldo e le due dipendenti Francesca Bonato e Alice Fietta. “Abbiamo cercato – spiega Bonaldo – di risolvere la questione in camera caritatis, pur non avendo alcuna responsabilità rispetto a quanto accaduto. Ma la ragazza si è dileguata nel nulla. L'accusa era non solo ingiusta ma anche pubblica e gettava un ombra decisamente non positiva per il locale: da qui la decisione di procedere con la querela per diffamazione”. La causa legale è andata avanti tre anni e non si è mai capito che fine avesse fatto quel cellulare non si sa: quello che è certo è che ora la 23enne pagherà caro quanto ha affermato sul social network: è stata infatti condannata a pagare una multa di tremila euro, a risarcire i danni al titolare e alle dipendenti per altri 7500 euro e a pagare le spese per la costituzione delle parti civile nel processo per altri 7.155 euro.
(d.n.)
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